Beneficio e (è) prestazione
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Beneficio e (è) prestazione

DAVIDE BARBATO
Responsabile Qualità Laboratorio Tecnologico LegnoLegno

A cosa serve una finestra?

Potremmo terminare le parole di Word ed ancora non aver finito di rispondere a questa domanda.

La cosa interessante è che porre questa domanda a differenti persone comporta differenti risposte:

• Protegge dalle intrusioni;

• Offre estetica e design;

• Fa passare la luce;

• Consente di arieggiare in casa;

• Protegge gli ambienti dal vento e dalla pioggia;

• Contribuisce al risparmio energetico (ed economico);

• Permette di riposare riducendo i rumori esterni;

• Ecc.

L’elenco che abbiamo riportato è un insieme di benefici e vantaggi acquisiti dall’acquirente dei serramenti che, in funzione dei proprio bisogni, vedrà con maggiore interesse un punto rispetto ad un altro.

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Quando affrontiamo il medesimo discorso con i serramentisti, figure storicamente molto preparate tecnicamente e professionalmente, le risposte che otteniamo sono:

• Offre tenuta all’acqua;

• Offre una buona permeabilità all’aria;

• Garantisce un certo valore di trasmittanza;

• Abbatte 40 dB;

• Ecc.

Tutto giusto, ma tutto visto con un “occhio differente” rispetto al committente. Quelle elencate in questo secondo caso sono prestazioni (nel mercato di oggi sempre più rilevanti) che a loro volta comportano benefici e vantaggi per il committente.

Può sembrare un concetto banale ma è un passaggio di assoluta rilevanza nel momento del confronto con il committente (chiunque esso sia, privato, professionista, impresario, ecc).

Saper valorizzare le prestazioni del serramento significa far percepire al committente la capacità del prodotto di soddisfare le sue esigenze.

Ebbene questo passaggio è impegnativo e nasce innanzitutto da una profonda conoscenza delle singole prestazioni del prodotto (se voglio raccontare il vantaggio di un serramento che ha un buon valore di trasmittanza termica devo sapere bene cosa “misura” questa trasmittanza) e dalla capacità di trasformare tali “numeri e classi” in vantaggi concreti.

Benefici energetici ed economici

Il termine beneficio, come molte parole che quotidianamente utilizziamo, deriva dal latino “beneficium”, ovvero la parola composta da bene e dal tema di “fare”.

Il beneficio quindi indica una azione (fare bene) compiuta per giovare ad altrui persona.

E’ stato detto quanto i bisogni del cliente possano essere personali e specifici, ma al contempo è possibile stimare che un bisogno abbastanza comune sia quello legato alla necessità di risparmiare sulla spesa per il riscaldamento, soprattutto in un contesto come quello attuale.


“Dal 1° gennaio 2022 arrivano nuovi aumenti per luce e gas… la bolletta dell’elettricità lieviterà del 55% e quella del gas del 41,8% nel primo trimestre del nuovo anno”.
Rif. RAI News.it


“Dal primo dell’anno lo scatto degli incrementi è stato del 55% per l’elettricità e del 42% per il gas”.
– Rif. SKY TG 24


Sono solo alcune delle notizie che da inizio anno sono state diffuse.
La domanda è quindi: “Se la finestra contribuisce al risparmio energetico dell’abitazione, sappiamo anche dire a quanto corrisponde questo risparmio energetico convertito in euro?”


Se vogliamo essere professionali e supportare il cliente nelle corrette valutazioni non possiamo citare un generico “dal 15 al 20%”.


È estremamente utile poter contestualizzare realisticamente l contributo dei serramenti nelle zone di destinazione nelle quali vengono installate e fornire al cliente una stima che, seppur stima rimane, considera tutte le principali varianti che possono incidere su tale valutazione.

Nell’ambito delle attività di riqualificazione degli edifici esistenti, di fatto, assumono particolare rilevanza gli interventi di sostituzione dei serramenti, che spesso costituiscono una forte criticità e che possono complessivamente determinare significative variazioni nel raggiungimento delle necessarie performance dell’involucro dell’edificio.

Tuttavia, operare in interventi di riqualificazione richiede approcci metodologici ben differenti dagli interventi di nuova costruzione, prefabbricati o tradizionali che siano, sia da un punto di vista metodologico che dal lato tecnico ed esecutivo.

Errori o problematiche di carattere progettuale e/o operativo possono potenzialmente determinare la nascita di criticità anche importanti sull’involucro e sugli impianti degli edifici, vanificando parte del lavoro fatto nella ricerca della ritenzione del calore.

La prassi, per quanto riguarda la stima del risparmio energetico ed economico generato dalla sostituzione di infissi, è quella di valorizzare esclusivamente la trasmittanza termica.
E quando, nei vari incontri con i serramentisti, si chiede quali siano le prestazioni legate al risparmio energetico, viene solitamente citata la sola trasmittanza termica.


Vi è però un’altra prestazione che incide fortemente sul risparmio energetico ed economico: la permeabilità all’aria.


La sostituzione del serramento non migliora solo il valore della trasmittanza. Pensiamo alla struttura dei serramenti nuovi che vengono installati ed alle metodologie di posa:

• Doppie o triple battute

• Due o tre guarnizioni

• Nastri a tenuta e sigillanti

Il tutto per ridurre le infiltrazioni di aria. E’ possibile pertanto quantificare il risparmio che viene generato dalla riduzione del passaggio di aria (gli spifferi) e sommarla al risparmio ottenuto dal miglioramento della trasmittanza.

Nell’immagine si rappresentano le infiltrazioni di aria verificate in opera su 14 campioni espresse in m3/hm2 alla pressione di 50 Pa.

La riga verde rappresenta il limite di tenuta all’aria per serramenti in classe 4 di permeabilità all’aria; non quantificare il risparmio generato dal miglioramento della tenuta all’aria vuol dire ad esempio tralasciare un miglioramento nella tenuta degli spifferi che riduca le infiltrazioni da 20 m3/hm2 a 1,9 m3/hm2.


Per avere dati il più rappresentativi possibile, condivideremo quelli recentemente discussi al BeOpen di Torino, basati per alcuni aspetti sul “Rapporto annuale efficienza Energetica” pubblicato da ENEA.

Il calcolo del risparmio ottenuto grazie al miglioramento del valore di trasmittanza è di prassi eseguito senza particolari problemi (molteplici sono le applicazione che trattano questo argomento, tra i quali lo stesso portale di ENEA). Nel calcolo, verrà considerata la seguente situazione:

• Sostituzione di serramenti a S. Ambrogio di Torino

• Vecchi serramenti in legno con vetrocamera 4-6-4

• Nuova finestra con Uw 1,1

• Installazione conforme a UNI 11673-1

• Riscaldamento a metano, impianto anni 90

• Fruizione della detrazione 50% in 10 anni

• Totale superficie 14 mq

• Importo complessivo € 10.000

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L’immagine rappresenta il tempo di rientro dell’intervento, considerando il recupero fiscale nei primi 10 anni (che infatti è rappresentato con un andamento più ripido).

Il tutto SOLO con i benefici ottenuti dal miglioramento della trasmittanza.


Cosa accade se oltre alla trasmittanza quantifichiamo anche i benefici relativi alla riduzione degli spifferi?


• Sostituzione di serramenti a S. Ambrogio di Torino

• Vecchi serramenti in legno con vetrocamera 4-6-4 e permeabilità all’aria tra classe 2 e 3

• Nuova finestra performante con Uw 1,1 e Aria misurata in opera Classe 4

• Installazione conforme a UNI 11673-1

• Riscaldamento a metano, impianto anni 90

• Fruizione della detrazione 50% in 10 anni

• Totale superficie 14 mq

• Importo complessivo € 10.000


Ovvero la stessa situazione con in aggiunta la tenuta all’aria del vecchio infisso e del nuovo prodotto, considerando non solo permeabilità dichiarata dal Laboratorio ma anche la verifica in opera secondo UNI 11673-4.

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La differenza, che pone sotto un’altra ottica l’intervento di sostituzione descritto, è data dal minor ingresso di aria fredda nell’abitazione.

Contestualizzare l’intervento

Ogni cliente è unico, non solo per quanto riguarda le necessità che può esprimere (in modo più o meno latente) ma anche per quanto attiene alle condizioni ambientali nelle quali vive.

Non sempre il grafico che abbiamo riportato è significativo; se fossimo in una zona climatica molto fredda il vantaggio legato alla trasmittanza potrebbe essere più rilevante.

Se fossimo in una zona più calda e poco ventosa il risparmio legato alla riduzione degli spifferi potrebbe essere meno incisivo.

Nell’esempio che riportiamo di seguito quindi varieremo alcuni elementi rispetto a quello precedente:

• Sostituzione di serramenti a Brugnato (La Spezia)

• Vecchi serramenti in legno con vetrocamera 4-6-4

• Nuova finestra performante con Uw 1,1

• Installazione conforme a UNI 11673-1

• Riscaldamento a metano, impianto anni 90

• Fruizione della detrazione 50% in 10 anni

• Totale superficie 14 mq

• Importo complessivo € 10.000

La zona climatica passa da E (S. Ambrogio di Torino) a D (Brugnato). Pertanto il risparmio energetico legato alla trasmittanza si riduce.

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I tempi di rientro si allungano perché il risparmio sulla bolletta si riduce, essendo una zona più mite. Al contempo però Brugneto è una zona molto ventosa e quindi vi è un buon risparmio legato alle perdite per ventilazione.

• Sostituzione di serramenti a Brugnato (La Spezia)

• Vecchi serramenti in legno con vetrata singola e permeabilità all’aria tra classe 2 e 3

• Nuova finestra performante con Uw 1,1 e Aria misurata in opera Classe 4

• Installazione conforme a UNI 11673-1

• Riscaldamento a metano, impianto anni 90

• Fruizione della detrazione 50% in 10 anni

• Totale superficie 14 mq

• Importo complessivo € 10.000

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Il calcolo è tutt’altro che agevole, a differenza di quanto avviene per la trasmittanza: è necessario “riportare” l’infiltrazione di aria alle pressioni reali che si trovano nel contesto indicato, pena la stima di valori di risparmio molto imprecisi. Il contesto è estremamente variabile perché correlato non solo alla zona climatica ma anche all’altitudine del comune, alla distanza dal mare, alla zona di vento, ed altri parametri che incidono sui calcoli.

Benefici e prestazioni

La valorizzazione del beneficio per ogni prestazione che il serramento può offrire è spesso la chiave di volta in un processo di vendita; se il cliente vive in una zona rumorosa e continuiamo a valorizzare la nostra trasmittanza termica di 0,98 W/m2 K probabilmente la situazione verterà verso una complicata chiusura.


Per valorizzare il beneficio giusto devo conoscere ed avere gli strumenti che mi permettano di “trasformare” la prestazione del prodotto in un vantaggio per la committenza.

Monetizzare il risparmio ottenuto grazie al miglioramento della trasmittanza è un primo ed importante passo, ma non è il completamento pieno dell’obiettivo.

Il risparmio generato dalla sostituzione degli infissi è legato anche alla riduzione degli spifferi, che spesso è molto rilevante.


Parliamone, spieghiamolo alla committenza, spieghiamo perché ci sono tutte quelle battute e tutte quelle “gomme”, perché usiamo una soglia per le porte al posto di una più tradizionale: tutto è fatto per andare incontro alle necessità della committenza ed affrontare al meglio il mercato che ci aspetta oggi ed in futuro.


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