Le aziende della filiera verso la sostenibilità
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Le aziende della filiera verso la sostenibilità

Il supporto della filiera ai serramentisti che affrontano il percorso di etichettatura ambientale

THANKS TO

INTERVISTA a:

Giovanni Sedino
Finiture Srl

Roberto Carrara
PowerWIN Specialist

Simone Fantacci
Fantacci Industrie

Oscar Bertagnoli
Cloud Fabbric

Quali prodotti produce la tua azienda?

Giovanni Sedino

Finiture è un’azienda che da più di 70 anni produce impianti per la finitura di finestre, porte, sedie, mobili, pezzi torniti, pannelli CLT ed elementi speciali in legno e altri materiali, ho integrato anche le attrezzature necessarie alla fase di post verniciatura.

Simone Fantacci

La mia azienda è divisa in due grossi comparti: produzione e vendita di utensili per la lavorazione del legno e produzione e vendita di sistemi per il serramento quali cover in alluminio e soglie.

Roberto Carrara e Oscar Bertagnoli

Le ns aziende si occupano di software gestionale e CAD/CAM per le falegnamerie che producono serramenti in legno.
Siamo nel settore da decenni e abbiamo centinai di clienti in Italia e all’estero.

Perché hai deciso, pionieristicamente, di voler sostenere un progetto per il settore serramento, come Finestra+?

Giovanni Sedino

Da sempre gli impianti Finiture sono progettati su misura delle esigenze produttive dei clienti, per offrire esattamente ciò che serve, ottimizzando i consumi di energia e dei prodotti, sempre nel rigoroso rispetto delle normative in vigore.
La sostenibilità sarà nei prossimi anni un tema sempre più “caldo” ed anche in questo caso credo non ci sia mai un punto di arrivo ma solo tanti punti di partenza che aiutino a migliorare le prestazioni di un’azienda: monitorare i cambiamenti e tenersi aggiornati è molto importante, e questi aggiornamenti
passano anche per Finestra+.

Simone Fantacci

Ti dico la verità: ci ho visto la necessità di essere accompagnato all’interno di questa tematica da un Gruppo come quello che si è formato, LegnoLegno e le altre aziende di Finestra+.
Ho pensato che questa scelta potesse aiutare la mia azienda nella progettazione e nella produzione di prodotti ripensati in ottica di sostenibilità.
Inoltre, essendo un tema in cui credo, ho potuto mostrare al settore che la Fantacci ha deciso di perseguire questo tipo di obiettivo e ha deciso di mettersi a disposizioni dei suoi clienti anche con prodotti che perseguono obiettivi di sostenibilità e di responsabilità ambientale.
Infatti, stiamo passando da una produzione di soglie in alluminio con taglio termico ad una soluzione che miscela PVC e farina di legno. Questo prodotto è in fase di certificazione EPD e presto, quindi, conosceremo gli impatti ambientali legati alla sua produzione e potremo anche ottimizzarne il processi
produttivi, se necessario.

Roberto Carrara e Oscar Bertagnoli

Le nostre aziende hanno nel proprio DNA novità ed innovazione, rendere sostenibili i prodotti rappresenta in un certo senso, proprio questo. E di fatto stiamo vivendo un periodo storico in cui si sta andando decisamente in questa direzione, in tutti i settori.
Operare ogni giorno avendo come missione aziendale La salvaguardia del pianeta è diventato fondamentale e dimostrare di farlo attivamente anche nei processi produttivi identificherà sempre di più le aziende di primordine.

Percorrendo la strada dell’EPD, iniziato ora con l’analisi sulla soglia, quale genere di opportunità ti senti di aver messo in mano dei tuoi potenziali clienti e dei tuoi clienti?

Simone Fantacci

Grazie a questo percorso, consentirò ai miei clienti di avere a disposizione un prodotto che rispetta in pieno i requisiti CAM, infatti il prodotto è costituito da quasi il 50% materiale riciclato e ha delle ottime prestazioni termiche. Si tratta quindi di un prodotto che può essere usato sia in ambito Pubblica Amministrazione ma è anche adatto per cantieri di valore governati da Progettisti più attenti ed esigenti.

Come vedi il tema della sostenibilità per il settore serramento a livello internazionale e a livello nazionale?

Giovanni Sedino

La sostenibilità nel settore dei serramenti è una tendenza in crescita sia a livello internazionale che nazionale. Le aziende devono adattarsi a normative estere più severe, rispondere alla crescente domanda di prodotti sostenibili e sfruttare le opportunità offerte da incentivi e innovazioni tecnologiche. In
entrambi i contesti, l’adozione di pratiche sostenibili non solo risponde a obblighi normativi ed etici, ma rappresenta anche una strategia competitiva cruciale per il futuro del settore.
Le aziende che investono nella sostenibilità sono meglio posizionate per affrontare le sfide future e adattarsi ai cambiamenti del mercato e della società, garantendo la propria longevità e successo nel lungo termine.
In sintesi, la sostenibilità non è solo una responsabilità etica, ma anche una strategia aziendale intelligente che può portare a numerosi benefici tangibili e intangibili, migliorando la performance complessiva e assicurando una crescita sostenibile.

Simone Fantacci

A livello nazionale la vedo come una grande opportunità perché sicuramente ciò che è stato previsto per i CAM che attualmente riguardano solo gli edifici pubblici. La mia visione sull’Europa è molto simile a quella italiana perché le direttive comunitarie applicate dai singoli stati membri provengono tutte da Bruxelles, e gli argomenti che sento trattare dai nostri clienti esteri sono gli stessi. A livello europeo ora vedo opportunità, come nel mercato italiano.

Quali scelte credi premieranno le aziende del nostro comparto nel prossimo futuro?

Giovanni Sedino

Nel nostro caso sicuramente l’efficienza produttiva e logistica attraverso l’automazione e digitalizzazione: Investire in tecnologie di automazione per migliorare l’efficienza produttiva e ridurre gli sprechi, come noi abbiamo fatto per il nostro sistema di supervisione Supervisor sviluppato da noi.
Poi le conformità normative: Anticipare e rispettare le normative nazionali e internazionali in materia di efficienza energetica e sostenibilità. Per questo già nel 2003, anticipando i tempi, Finiture ha prodotto il suo primo tunnel ad emissione 0 dove l’essiccazione è realizzata mediante l’esclusivo sistema LDP ad alta efficienza energetica, che combina deumidificazione e riscaldamento con una opportuna ventilazione interamente in circuito chiuso, senza alcuna emissione verso l’esterno.
Progettare per la durabilità: progettare prodotti che abbiano una lunga durata e richiedano la giusta manutenzione, riducendo così la necessità di sostituzioni e/o interventi frequenti.
E non per ultimo la responsabilità sociale e ambientale, che si traduce in impegno sociale attraverso l’implementazione di pratiche di responsabilità sociale d’impresa (CSR).
Nel nostro caso sicuramente l’efficienza produttiva e logistica attraverso l’automazione e digitalizzazione: Investire in tecnologie di automazione per migliorare l’efficienza produttiva e ridurre gli sprechi, come noi abbiamo fatto per il nostro sistema di supervisione Supervisor sviluppato da noi.
Poi le conformità normative: Anticipare e rispettare le normative nazionali e internazionali in materia di efficienza energetica e sostenibilità. Per questo già nel 2003, anticipando i tempi, Finiture ha prodotto il suo primo tunnel ad emissione 0 dove l’essiccazione è realizzata mediante l’esclusivo sistema LDP ad alta efficienza energetica,

Simone Fantacci

È una domanda difficile a cui rispondere perché ci troviamo in un momento di cambiamento ed è necessario trovare un nuovo assestamento del comparto. Oggi vedo, ancora e come sempre, premiante investire in qualità, in comunicazione, in innovazione, in servizio, di customizzazione “facile” al fine di ridurre gli errori al massimo. Infatti, anche se sembra banale parlare di nuovo di questi concetti, in realtà se andiamo ad analizzare le realtà che compongono il nostro settore, capiamo che non sono temi così scontati.
Si parla anche di rete di vendita si parla di persone che credono nell’azienda e nella sua organizzazione. Ci vogliono persone motivate che sappiano portare a termine le proprie responsabilità.
Quindi l’azienda deve investire in macchinari ma anche in persone. Guadagnare e investire.
Ci sono anche temi nuovi all’orizzonte come per esempio l’Intelligenza Artificiale ma ancora non mi è chiaro come questa impatterà sul nostro settore.

Roberto Carrara e Oscar Bertagnoli

Sicuramente daranno grossi vantaggi tutte le azioni volte ad efficientare i processi produttivi e la gestione della loro clientela.
Efficientare significa ridurre gli sprechi, abbattere i costi produttivi, e sicuramente impattare meno sull’ambiente.
Azioni che solo con una perfetta organizzazione si possono realizzare l’informatica è il giusto supporto a questo processo.


Mauro Leoni
Mungo

Qual è l’impegno di mungo per la sostenibilità ambientale di prodotto?

Per mungo il tema della sostenibilità ambientale di prodotto è una leva strategica.
La sensibilità su questo tema nel mercato dei sistemi di fissaggio è in crescita e tutti i nostri sforzi di progettazione e commercializzazione dei nuovi prodotti vertono sulla sostenibilità ambientale.
mungo, progetta i suoi prodotti non solo per rispondere ai requisiti minimi obbligatori oggi, ma per essere sempre un passo avanti nel futuro.
Grazie alla gamma mungo compaiono sul mercato italiano i seguenti prodotti:

  1. Tasselli in acciaio con trattamento anticorrosione a basso impatto;
  2. Siliconi ricavati da materie prime rinnovabili e in cartuccia riciclata oltre il 70%;
  3. Schiume senza diisocianati;
  4. Ancoranti chimici e sigillanti basso-emissivi in termici di VOC;
  5. Tasselli in polimero plastico certificato “Plastica Seconda Vita”

Con i tasselli in Plastica Seconda Vita abbiamo puntato su materiali di recupero nell’ottica della riduzione del consumo di materia prima. Con i tasselli in acciaio M2 abbiamo eliminato dalla procedura produttiva la tempra al cromo. Con i nuovi siliconi Green Polymer e Green Sil Sanitari abbiamo iniziato a produrre siliconi totalmente privi di derivati fossili, e al contempo abbiamo introdotto le prime due cartucce in plastica riciclata presenti sul mercato italiano.


Nicolò Padoan
Pilkington Italia SpA

Quanto influisce la sostenibilità sulle strategie di Pilkington Italia?
E quali sono le iniziative aziendali a proposito?

La sostenibilità rappresenta uno dei pilastri fondamentali di Pilkington Italia, insieme ad innovazione tecnologica e qualità del prodotto. Oggi più che mai è fondamentale efficientare i processi produttivi e introdurre prodotti innovativi, ponendo massimo impegno nelle attività di ricerca e sviluppo e coinvolgendo anche i nostri i partner, per ottimizzare l’intera filiera.
All’interno dell’ambizioso obiettivo a lungo termine di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, Pilkington Italia si sta già impegnando per abbattere le emissioni di CO2 collegate al processo fusorio e lungo la catena produttiva, privilegiando un approvvigionamento responsabile delle materie prime, ma anche aumentando l’impiego di materiali riciclati.
Oltre ad incrementare sensibilmente la percentuale di rottame nella miscela vetrificabile, ci stiamo focalizzando sull’utilizzo di fonti rinnovabili, il recupero delle risorse e la riduzione dei rifiuti prodotti. Nella sezione Sostenibilità del nostro sito riportiamo tutte le molteplici azioni ed iniziative che attiviamo ed intraprendiamo per fare la differenza.

Che ruolo ha il vetro nell’edilizia?
E in che modo confrontare la sostenibilità di due prodotti da costruzione?

Attraverso le caratteristiche energetiche, i vetri stessi possono contribuire a ridurre le emissioni prodotte dal settore delle costruzioni. Pensiamo ai vetri selettivi della nostra gamma Pilkington Suncool™, che attraverso la bassa emissività e l’alto grado di selettività permettono di ridurre le esigenze sia di riscaldamento che di condizionamento degli edifici, consentendo di abbattere i costi energetici ed ambientali relativi all’esercizio dell’edificio durante tutto l’anno.
Per confrontare la sostenibilità di due diversi prodotti da costruzione il riferimento da seguire è la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (DAP o EPD). Nel caso di Pilkington Mirai™,
per esempio, attraverso importanti miglioramenti al processo produttivo e l’impiego di un’elevata percentuale di rottame, in combinazione con energia elettrica al 100% da fonti rinnovabili e l’utilizzo di combustibili alternativi, si è riusciti a ridurre l’impronta di carbonio del 52% rispetto al vetro standard, ottenendo il vetro dal più basso impatto ambientale sul mercato, come certificato nella specifica EPD.

Pilkington Mirai™ è certificato quale il vetro con il minor impatto ambientale sul mercato, ma questo ha delle ripercussioni sulle prestazioni del prodotto?

Assolutamente no, Pilkington Mirai™ infatti garantisce le stesse caratteristiche prestazionali e i medesimi standard qualitativi del nostro vetro standard. Inoltre, è disponibile anche nelle varianti stratificate e acustiche, nonché come substrato per i vetri a controllo solare nella gamma Pilkington Mirai Suncool™.


Massimo Schiavetta
Working Process

Filippo Schegginetti
Working Process

Quali scelte credi premieranno le aziende del nostro comparto nel prossimo futuro?

Massimo Schiavetta

I fattori premianti secondo noi saranno i seguenti:
· la capacità di proporre una gamma prodotti e servizi (home concept) studiato espressamente per le differenti tipologie di clienti es. (clienti privati, studi di architettura, show room, produzione conto terzi)
· le aziende che si sono rafforzate a livello produttivo ed hanno investito negli ultimi anni, devono essere pronte ad una internazionalizzazione della loro proposta, verso alcuni dei principali mercati.
· il made in Italy, la creatività e la flessibilità che riscontriamo in molte delle aziende italiane, sono le caratteristiche ideali; è la richiesta base per accedere al mercato internazionale da protagonista.
Inoltre la sostenibilità è una delle parole chiave. In un’epoca in cui la consapevolezza ambientale è in costante crescita, le aziende del settore devono promuovere l’economia circolare.
Questo significa non solo garantire che il legno provenga da foreste gestite in modo responsabile, ma anche sviluppare processi di produzione che minimizzino gli sprechi. L’economia circolare, in particolare, rappresenta un approccio innovativo che mira a chiudere il ciclo di vita dei prodotti, favorendo il riciclo e il riutilizzo dei materiali.
Questo significa, che l’obiettivo di rendere vincenti i nostri clienti sia pdv tecnologico con la fornitura di impianti sempre più preformati che dal pdv organizzativo con l’offerta di servizi consulenziali mirati all’ottenimento del miglior ritorno dell’investimento e alla creazione di una cultura aziendale; e il nostro driver di sviluppo.

In che modo la tecnologia concorre sia all’innovazione ma anche alla riduzione degli impatti?

Filippo Schegginetti

L’introduzione di tecnologie avanzate sta cambiando radicalmente il panorama del settore del legno. La digitalizzazione dei processi produttivi ha aperto nuove frontiere, permettendo precisione e efficienza. Le macchine a controllo numerico (CNC) e i software di progettazione assistita (CAD) e sistemi di supervisione di linea; sono diventati strumenti indispensabili nelle falegnamerie moderne. Questi strumenti consentono di realizzare design complessi con una precisione millimetrica, e minimizzando gli sprechi di materiale.
La presenza di sistemi di rigenerazione di energia è ormai cosa nota, le prossime sfide saranno dell’utilizzo dell’energia nel migliore dei modi, che sia funzionale alla creazione di manufatti (nello specifico finestre ) che non siano solo fini a se stesse, ma che la cui produzione generi in modo naturale una catena del valore ecosostenibile. per arrivare a questo obiettivo cosa c’è di meglio della finestra in legno ?
Inoltre, la possibilità di integrare i sistemi di produzione con soluzioni di automazione avanzata, sta portando a una vera e propria rivoluzione industriale nel settore del legno. Permettendo di migliorare la qualità dei prodotti, e di aumentare la flessibilità produttiva, rispondendo alle esigenze del mercato personalizzando i prodotti. Sintetizzo dicendo Il futuro del settore del legno è pieno di sfide, ma anche di enormi opportunità.



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Vetri a basse emissioni di carbonio

Vantaggi ambientali senza compromettere le prestazioni e l’estetica

Antonio Radaelli
Marketing Director Construction Materials SAINT-GOBAIN ITALIA

L’innovazione è fondamentale nel vetro per finestre.

Un’innovazione che deve essere intesa sia in termini di prestazioni tecniche, imprescindibili per il processo di efficientamento energetico degli edifici in un contesto di vetustà nel parco edilizio italiano, in termini di sostenibilità e di produzione dei vetri; sia nella progettazione di edifici a ridotta impronta di carbonio.

THANKS TO

Gli obiettivi sfidanti imposti dall’Europa entro il 2050 imporranno la realizzazione di edifici sempre più performanti attraverso l’utilizzo di materiali sostenibili in fase di produzione, di utilizzo e fine vita. Nei prossimi anni non solo il mercato recepirà le novità immesse, ma chiederà standard di sostenibilità sempre più elevati.

I prodotti Saint-Gobain sono pensati per migliorare gli spazi in cui viviamo in termini di efficienza energetica e di sicurezza, e sono progettati nel più ampio rispetto degli standard di sostenibilità in tutte le fasi di vita: dall’approvvigionamento delle materie prime, attraverso un utilizzo intelligente delle risorse nel rispetto dell’ambiente e della natura, durante la vita dell’edificio, fino alla fase di fine vita, durante la quale bisogna tenere in considerazione la gestione dei prodotti come scarti e rifiuti e, infine, la loro re-immissione nel ciclo produttivo come contenuto di riciclato.

Nonostante il vetro possa essere riciclato infinite volte, sappiamo che il vetro destinato all’edilizia ha esigenze specifiche e una chimica speciale, per questo, per aumentare il contenuto di materiale riciclato, possono essere riutilizzati soltanto gli scarti di vetro provenienti dalle lavorazioni dello stesso vetro piano, che sono chiamati cullet.

Uno dei nostri obiettivi è aumentare sempre più la quantità di cullet proveniente da fonti esterne con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2, attraverso la diminuzione del fabbisogno energetico necessario a fondere le materie prime, riuscendo allo stesso tempo a preservarle.

L’attenzione alla sostenibilità e all’impatto ambientale ha spinto Saint-Gobain a realizzare un vetro piano dedicato al mondo dell’edilizia utilizzando il 64% di vetro riciclato (rottame) e il 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili.

La scelta di materiali sostenibili è fondamentale per affrontare la sfida della riduzione dell’impatto. Il settore edile rappresenta il 40% delle emissioni annue di CO2 a livello mondiale.

ORAÉ®, il primo vetro a bassa impronta di carbonio sul mercato è stato presentato da un anno e offre un impatto sull’ambiente più basso del 42% (solo 6,64 Kg CO2eq/m2 su spessore 4mm per la sua produzione) rispetto al prodotto standard PLANICLEAR® e si posiziona come uno tra i vetri più sostenibili per gli edifici di nuova generazione, quelli che richiedono notevoli quantità di energia per il condizionamento ed il riscaldamento.

Il nuovo vetro a basse emissioni di carbonio ORAÉ® è integrato alla gamma di soluzioni esistenti Saint-Gobain, in particolare alla linea di vetri selettivi COOL-LITE® XTREME in modo da combinare i benefici di entrambi i prodotti e ottenere un impatto positivo sull’ambiente senza compromettere prestazioni ed estetica delle facciate.

È stato recentemente lanciato PLANITHERM® INFINITY ORAÉ®, il primo vetro a bassa impronta di carbonio combinato con il prodotto top di gamma per il mercato della finestra; questo prodotto rappresenta la risposta alle esigenze per il mercato residenziale e terziario, dove le vetrate e le finestre diventano sempre più di grandi dimensioni e richiedono caratteristiche tecniche sempre più performanti.

Sia il COOL-LITE® XTREME ORAÉ® che il PLANITHERM® INFINITY ORAÉ® sono in grado, infatti, di ridurre le emissioni di CO2 anche nella quotidianità, riducendo gli apporti solari (fattore solare g), le dispersioni termiche (trasmittanza termica Ug), e permettendo infine un maggior apporto di luce naturale all’interno degli edifici. A seconda delle prestazioni che si vogliono raggiungere i vetri devono essere inseriti in vetrate isolanti doppie o triple, opportunamente composte da vetro stratificato che, realizzato con speciali plastici, permettono di aggiungere prestazioni di sicurezza e di fono-isolamento.

Ciò conferma il ruolo essenziale che ORAÉ® svolgerà nella promozione di un’industria sostenibile e nell’accelerazione dello sviluppo di un’economia circolare a basse emissioni di carbonio.

FINESTRA +


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Verso edifici Net Zero Carbon: come possono contribuire l’involucro e i serramenti?

Paola Colombo
Area Tecnica Green Building Council Italia
Laureata in ingegneria edile, dopo un’esperienza nella ricerca universitaria presso il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, da giugno 2022 è parte dello staff tecnico di GBC Italia e si occupa di progetti di innovazione e di certificazioni energetico-ambientali.

A marzo 2023, il rapporto di sintesi del Sesto Assessment Report dell’IPCC ha messo in evidenza come le attività umane dell’ultimo secolo – con un consumo incontrollato e non sostenibile di combustibili fossili, energia, risorse e suolo – hanno causato un riscaldamento globale di 1,1°C rispetto ai livelli preindustriali, che si manifesta con sempre più frequenti e diffusi fenomeni metereologici estremi che mettono a rischio beni e persone in ogni regione del mondo.

THANKS TO

Per limitare il riscaldamento globale e garantire un futuro vivibile per tutti è dunque necessaria un’azione urgente per il clima che affronti una sfida senza precedenti: ridurre in maniera profonda e rapida le emissioni di gas serra in tutti i settori, fino al loro dimezzamento entro il 2030.

Gli edifici sono responsabili di circa il 40% delle emissioni a livello globale, di cui circa due terzi dovuti ai consumi energetici, mentre la restante parte è da attribuire alle emissioni legate a materiali e processi di costruzione. Il settore ha dunque la responsabilità di fissare e perseguire obiettivi che mirino nella direzione di edifici Net Zero Carbon. Ma cosa significa edifici Net Zero Carbon? Sono edifici che perseguono l’azzeramento delle emissioni nette di carbonio, prendendo in considerazione non solo le emissioni legate ai consumi di energia in fase operativa, ma anche l’impatto ambientale associato al carbonio incorporato durante l’intero ciclo di vita.

Andamento del carbonio biogenico e del carbonio fossile di un generico prodotto a base legno
Fonte: Strumenti per la decarbonizzazione: contabilizzazione dell’Embodied Carbon nel ciclo di vita di un manufatto edilizio
Pubblicazione a cura di Green Building Council Italia – ISBN 978-88-6627-378-3 – https://gbcitalia.org/area-download/roadmap/

Questo tipo di approccio è noto come Whole-Life Carbon Vision ed è uno dei pilastri che guidano l’azione di Advancing Net Zero (ANZ), il programma globale della rete del World GBC, di cui GBC Italia fa parte. Per perseguire la totale decarbonizzazione del settore, ANZ chiama aziende e pubbliche amministrazioni ad assumersi impegni concreti nel quadro del Net Zero Carbon Buildings Commitment che definisce le linee d’azione da perseguire:

  • ridurre e ottimizzare la domanda di energia degli edifici attraverso misure di efficientamento;
  • utilizzare fonti rinnovabili prodotte in loco o off-site;
  • pianificare una profonda decarbonizzazione eliminando l’utilizzo di combustibili fossili;
  • prevenire le emissioni di carbonio iniziali attuando scelte consapevoli dei materiali e delle tecnologie;
  • ridurre gli impatti e ottimizzare l’uso delle risorse nel ciclo di vita;
  • pianificare le misure per il fine vita degli edifici;
  • compensare le emissioni operative e incorporate residue.

L’involucro e i serramenti possono giocare un ruolo in diversi di questi aspetti. Da una parte, l’azzeramento e l’ottimizzazione dei consumi passa innanzitutto dalla contrazione del fabbisogno energetico tramite l’adozione di strategie di controllo delle dispersioni termiche e degli apporti solari attraverso la “pelle” dell’edificio. D’altro canto, non bisogna trascurare gli impatti generati dai processi di produzione, installazione e fine vita dai materiali e componenti dell’involucro, attuando scelte progettuali che considerino a tutto tondo le potenzialità dei diversi materiali in termini di prestazioni, vita utile e contabilizzazione del carbonio incorporato.

Ad esempio, nel caso di utilizzo di materiali e prodotti in legno, è possibile considerare il carbonio biogenico stoccato, vale a dire un credito derivante dall’assorbimento di CO2 durante la fase vegetativa di una pianta. In questo caso, sarà necessario valutare i possibili gli scenari di fine vita per garantire una corretta contabilizzazione.

Green Building Council Italia

Green Building Council Italia è un’associazione no-profit che promuove la trasformazione del settore edile italiano verso pratiche sostenibili per uno spazio abitato più salubre, sicuro, confortevole ed efficiente. L’associazione conta più di 350 soci dell’intera filiera, tra cui costruttori, pubbliche amministrazioni, università, società di progettazione e produttori. GBC Italia è membro stabile del World GBC, la rete di più di 70 GBC nazionali che costituiscono la più grande organizzazione internazionale al mondo attiva per il mercato delle costruzioni sostenibili.

FINESTRA +


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