Vetri a basse emissioni di carbonio
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Vetri a basse emissioni di carbonio

Vantaggi ambientali senza compromettere le prestazioni e l’estetica

Antonio Radaelli
Marketing Director Construction Materials SAINT-GOBAIN ITALIA

L’innovazione è fondamentale nel vetro per finestre.

Un’innovazione che deve essere intesa sia in termini di prestazioni tecniche, imprescindibili per il processo di efficientamento energetico degli edifici in un contesto di vetustà nel parco edilizio italiano, in termini di sostenibilità e di produzione dei vetri; sia nella progettazione di edifici a ridotta impronta di carbonio.

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Gli obiettivi sfidanti imposti dall’Europa entro il 2050 imporranno la realizzazione di edifici sempre più performanti attraverso l’utilizzo di materiali sostenibili in fase di produzione, di utilizzo e fine vita. Nei prossimi anni non solo il mercato recepirà le novità immesse, ma chiederà standard di sostenibilità sempre più elevati.

I prodotti Saint-Gobain sono pensati per migliorare gli spazi in cui viviamo in termini di efficienza energetica e di sicurezza, e sono progettati nel più ampio rispetto degli standard di sostenibilità in tutte le fasi di vita: dall’approvvigionamento delle materie prime, attraverso un utilizzo intelligente delle risorse nel rispetto dell’ambiente e della natura, durante la vita dell’edificio, fino alla fase di fine vita, durante la quale bisogna tenere in considerazione la gestione dei prodotti come scarti e rifiuti e, infine, la loro re-immissione nel ciclo produttivo come contenuto di riciclato.

Nonostante il vetro possa essere riciclato infinite volte, sappiamo che il vetro destinato all’edilizia ha esigenze specifiche e una chimica speciale, per questo, per aumentare il contenuto di materiale riciclato, possono essere riutilizzati soltanto gli scarti di vetro provenienti dalle lavorazioni dello stesso vetro piano, che sono chiamati cullet.

Uno dei nostri obiettivi è aumentare sempre più la quantità di cullet proveniente da fonti esterne con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2, attraverso la diminuzione del fabbisogno energetico necessario a fondere le materie prime, riuscendo allo stesso tempo a preservarle.

L’attenzione alla sostenibilità e all’impatto ambientale ha spinto Saint-Gobain a realizzare un vetro piano dedicato al mondo dell’edilizia utilizzando il 64% di vetro riciclato (rottame) e il 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili.

La scelta di materiali sostenibili è fondamentale per affrontare la sfida della riduzione dell’impatto. Il settore edile rappresenta il 40% delle emissioni annue di CO2 a livello mondiale.

ORAÉ®, il primo vetro a bassa impronta di carbonio sul mercato è stato presentato da un anno e offre un impatto sull’ambiente più basso del 42% (solo 6,64 Kg CO2eq/m2 su spessore 4mm per la sua produzione) rispetto al prodotto standard PLANICLEAR® e si posiziona come uno tra i vetri più sostenibili per gli edifici di nuova generazione, quelli che richiedono notevoli quantità di energia per il condizionamento ed il riscaldamento.

Il nuovo vetro a basse emissioni di carbonio ORAÉ® è integrato alla gamma di soluzioni esistenti Saint-Gobain, in particolare alla linea di vetri selettivi COOL-LITE® XTREME in modo da combinare i benefici di entrambi i prodotti e ottenere un impatto positivo sull’ambiente senza compromettere prestazioni ed estetica delle facciate.

È stato recentemente lanciato PLANITHERM® INFINITY ORAÉ®, il primo vetro a bassa impronta di carbonio combinato con il prodotto top di gamma per il mercato della finestra; questo prodotto rappresenta la risposta alle esigenze per il mercato residenziale e terziario, dove le vetrate e le finestre diventano sempre più di grandi dimensioni e richiedono caratteristiche tecniche sempre più performanti.

Sia il COOL-LITE® XTREME ORAÉ® che il PLANITHERM® INFINITY ORAÉ® sono in grado, infatti, di ridurre le emissioni di CO2 anche nella quotidianità, riducendo gli apporti solari (fattore solare g), le dispersioni termiche (trasmittanza termica Ug), e permettendo infine un maggior apporto di luce naturale all’interno degli edifici. A seconda delle prestazioni che si vogliono raggiungere i vetri devono essere inseriti in vetrate isolanti doppie o triple, opportunamente composte da vetro stratificato che, realizzato con speciali plastici, permettono di aggiungere prestazioni di sicurezza e di fono-isolamento.

Ciò conferma il ruolo essenziale che ORAÉ® svolgerà nella promozione di un’industria sostenibile e nell’accelerazione dello sviluppo di un’economia circolare a basse emissioni di carbonio.

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Verso edifici Net Zero Carbon: come possono contribuire l’involucro e i serramenti?

Paola Colombo
Area Tecnica Green Building Council Italia
Laureata in ingegneria edile, dopo un’esperienza nella ricerca universitaria presso il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, da giugno 2022 è parte dello staff tecnico di GBC Italia e si occupa di progetti di innovazione e di certificazioni energetico-ambientali.

A marzo 2023, il rapporto di sintesi del Sesto Assessment Report dell’IPCC ha messo in evidenza come le attività umane dell’ultimo secolo – con un consumo incontrollato e non sostenibile di combustibili fossili, energia, risorse e suolo – hanno causato un riscaldamento globale di 1,1°C rispetto ai livelli preindustriali, che si manifesta con sempre più frequenti e diffusi fenomeni metereologici estremi che mettono a rischio beni e persone in ogni regione del mondo.

THANKS TO

Per limitare il riscaldamento globale e garantire un futuro vivibile per tutti è dunque necessaria un’azione urgente per il clima che affronti una sfida senza precedenti: ridurre in maniera profonda e rapida le emissioni di gas serra in tutti i settori, fino al loro dimezzamento entro il 2030.

Gli edifici sono responsabili di circa il 40% delle emissioni a livello globale, di cui circa due terzi dovuti ai consumi energetici, mentre la restante parte è da attribuire alle emissioni legate a materiali e processi di costruzione. Il settore ha dunque la responsabilità di fissare e perseguire obiettivi che mirino nella direzione di edifici Net Zero Carbon. Ma cosa significa edifici Net Zero Carbon? Sono edifici che perseguono l’azzeramento delle emissioni nette di carbonio, prendendo in considerazione non solo le emissioni legate ai consumi di energia in fase operativa, ma anche l’impatto ambientale associato al carbonio incorporato durante l’intero ciclo di vita.

Andamento del carbonio biogenico e del carbonio fossile di un generico prodotto a base legno
Fonte: Strumenti per la decarbonizzazione: contabilizzazione dell’Embodied Carbon nel ciclo di vita di un manufatto edilizio
Pubblicazione a cura di Green Building Council Italia – ISBN 978-88-6627-378-3 – https://gbcitalia.org/area-download/roadmap/

Questo tipo di approccio è noto come Whole-Life Carbon Vision ed è uno dei pilastri che guidano l’azione di Advancing Net Zero (ANZ), il programma globale della rete del World GBC, di cui GBC Italia fa parte. Per perseguire la totale decarbonizzazione del settore, ANZ chiama aziende e pubbliche amministrazioni ad assumersi impegni concreti nel quadro del Net Zero Carbon Buildings Commitment che definisce le linee d’azione da perseguire:

  • ridurre e ottimizzare la domanda di energia degli edifici attraverso misure di efficientamento;
  • utilizzare fonti rinnovabili prodotte in loco o off-site;
  • pianificare una profonda decarbonizzazione eliminando l’utilizzo di combustibili fossili;
  • prevenire le emissioni di carbonio iniziali attuando scelte consapevoli dei materiali e delle tecnologie;
  • ridurre gli impatti e ottimizzare l’uso delle risorse nel ciclo di vita;
  • pianificare le misure per il fine vita degli edifici;
  • compensare le emissioni operative e incorporate residue.

L’involucro e i serramenti possono giocare un ruolo in diversi di questi aspetti. Da una parte, l’azzeramento e l’ottimizzazione dei consumi passa innanzitutto dalla contrazione del fabbisogno energetico tramite l’adozione di strategie di controllo delle dispersioni termiche e degli apporti solari attraverso la “pelle” dell’edificio. D’altro canto, non bisogna trascurare gli impatti generati dai processi di produzione, installazione e fine vita dai materiali e componenti dell’involucro, attuando scelte progettuali che considerino a tutto tondo le potenzialità dei diversi materiali in termini di prestazioni, vita utile e contabilizzazione del carbonio incorporato.

Ad esempio, nel caso di utilizzo di materiali e prodotti in legno, è possibile considerare il carbonio biogenico stoccato, vale a dire un credito derivante dall’assorbimento di CO2 durante la fase vegetativa di una pianta. In questo caso, sarà necessario valutare i possibili gli scenari di fine vita per garantire una corretta contabilizzazione.

Green Building Council Italia

Green Building Council Italia è un’associazione no-profit che promuove la trasformazione del settore edile italiano verso pratiche sostenibili per uno spazio abitato più salubre, sicuro, confortevole ed efficiente. L’associazione conta più di 350 soci dell’intera filiera, tra cui costruttori, pubbliche amministrazioni, università, società di progettazione e produttori. GBC Italia è membro stabile del World GBC, la rete di più di 70 GBC nazionali che costituiscono la più grande organizzazione internazionale al mondo attiva per il mercato delle costruzioni sostenibili.

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