L’avvento del BIM e della realtà aumentata nell’edilizia
Claudio Vittori Antisari
Founder & CEO Strategie Digitali s.r.l.
Nell’ambito dell’edilizia, l’innovazione tecnologica sta operando una trasformazione senza precedenti, introducendo metodologie che promettono di rivoluzionare il processo costruttivo. Il Building Information Modelling (BIM) e la Realtà Aumentata (AR) si impongono come strumenti rivoluzionari, capaci di ridefinire il modo in cui architetti e costruttori progettano, costruiscono e gestiscono gli edifici. Il BIM rappresenta una svolta nella progettazione costruttiva, facilitando la creazione di modelli digitali 3D che incarnano non solo le dimensioni fisiche, ma anche dati relativi ai cicli di vita, ai costi e alla sostenibilità degli edifici.
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Questa metodologia consente di anticipare e risolvere problematiche prima che si manifestino fisicamente sul cantiere, riducendo sprechi di risorse e permettendo una più accurata pianificazione finanziaria.
La Realtà Aumentata, a sua volta, si posiziona come un complemento innovativo al BIM, offrendo ai professionisti la possibilità di sovrapporre al mondo reale una visione arricchita da dati digitali, che facilita la comprensione del progetto e la verifica pre-costruttiva degli elementi architettonici. L’AR diventa così un ponte tra la progettazione virtuale e l’esecuzione materiale, apportando un valore inestimabile in termini di controllo qualitativo e operativo.
Nel dettaglio, il BIM si rivela uno strumento imprescindibile nel settore dei serramenti, essenziale per garantire l’integrità e la precisione dell’installazione. Attraverso il BIM, i professionisti possono elaborare specifiche tecniche e ordini di materiale con una precisione millimetrica, assicurando che ogni elemento sia adeguatamente calibrato per le esigenze specifiche del progetto.
Oltre a ciò, il BIM e l’AR giocano un ruolo cruciale nell’incrementare la sicurezza sui luoghi di lavoro. La capacità di simulare scenari e soluzioni prima della realizzazione fisica consente di identificare potenziali rischi per la sicurezza e di implementare misure preventive, contribuendo così a creare ambienti di lavoro più sicuri e conformi alle normative vigenti.
La transizione verso l’uso obbligatorio del BIM per le opere pubbliche dal 2025 implica un’accelerazione nella formazione e nell’aggiornamento professionale. La normativa non solo enfatizza l’importanza di queste tecnologie ma stimola anche il mercato verso standard di costruzione più elevati, che si traducono in edifici più efficienti dal punto di vista energetico e più confortevoli per gli utenti finali.
L’integrazione del BIM con l’AR segna l’ingresso in una nuova era costruttiva, dove le nozioni di progettazione, realizzazione e manutenzione si fondono in un processo sinergico. Questa sinergia non solo presagisce la nascita di strutture più resilienti e sostenibili ma anticipa anche l’emergere di una nuova cultura di costruzione, dove l’innovazione tecnologica è al servizio del benessere collettivo e della preservazione ambientale.
In conclusione, l’adozione del BIM e dell’AR nell’edilizia non è solo una tendenza, ma una necessità che rispecchia l’evoluzione di un settore sempre più orientato verso l’integrazione tecnologica e l’ottimizzazione dei processi. Queste tecnologie rappresentano il futuro dell’edilizia, un futuro che è già iniziato.
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