Come orientare al cambiamento e aiutare imprese e imprenditori a esprimere il loro potenziale in modo etico e pragmatico
ALFREDO RABAIOTTI
Becom Srl
Strategie evolutive per l’impresa
Per coloro che operano nei settori toccati dagli “iper-incentivi” statali, questi anni hanno svelato criticità che hanno evidenziato la vulnerabilità di molte organizzazioni. Come si riconoscono le persone care nei momenti di bisogno, così questo periodo ci ha mostrato chi contribuisce al problema e chi alla soluzione.
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Abbiamo potuto vedere le nostre inefficienze, le difficoltà nelle relazioni interne ed esterne, rendendo palese che, se vogliamo costruire un solido futuro imprenditoriale, dobbiamo partire dalle persone e non dalle macchine.
Parlando d’impresa, dobbiamo realizzare che dietro questa parola ci sono aspettative che trascendono il semplice fatturato e richiedono passione, impegno e sfida. L’impresa è scalare una montagna, raggiungendo mete lontane con le nostre forze e quelle dei nostri collaboratori.
Oggi, per creare organizzazioni durature in cui le persone si riconoscono e si fermano, è essenziale questo approccio. Molti professionisti cambiano lavoro non per soldi, ma per insoddisfazione quotidiana. Se in passato alle aziende bastava poco per avere un minimo di fatturato, oggi, e soprattutto nel futuro post-110, ciò non sarà più sostenibile.
Ma come affrontare questo prossimo futuro?
L’imprenditore deve innanzitutto fare i conti con se stesso. Bisogna capire cosa si vuole veramente fare e, soprattutto, perché.La mera volontà di “fare business” non basta; occorre avere una vera passione. Se non c’è questa passione, non possiamo aspettarci che chi lavora per noi si comporti diversamente.
Una volta fatto ciò, è essenziale sviluppare un’identità aziendale basata su valori, obiettivi a breve e lungo termine, e che evidenzi chiaramente i punti di forza che vi distinguono sul mercato. Bisogna definire un’organizzazione che includa tutte le risorse necessarie, con ruoli, responsabilità e deleghe ben definite e remunerate adeguatamente. Stabilire un piano annuale che miri non solo a obiettivi quantitativi ma, soprattutto, qualitativi: il fatturato deve essere una conseguenza, non un fine. Il marketing è essenziale, così come pensare a iniziative sociali a cui destinare una parte dei profitti. Questo non solo fa bene alla comunità, ma crea anche una percezione positiva della tua azienda.
Perché affermo tutto ciò? Mi chiamo Alfredo Rabaiotti e da ventitré anni aiuto imprese e imprenditori a esprimere il loro potenziale in modo etico e pragmatico. Avendo affrontato sfide nel mio percorso, ho imparato a trasformare le avversità in forza motrice. Questa filosofia e metodo sono alla base del mio lavoro con le organizzazioni. Puoi trovare parte di questo approccio nel mio nuovo libro “Orientare il cambiamento”, disponibile su Amazon. Opero su tutto il territorio nazionale con la mia agenzia BEcom.
Tratto dal libro
Quante volte ci è sembrato che, malgrado i nostri sforzi, tutto sembra andare nel verso sbagliato? Quante volte abbiamo cercato il colpevole per poi trovarsi in una situazione peggiore di quella dalla quale abbiamo iniziato? Se questo avviene è solo perché non abbiamo ancora allenato a sufficienza la nostra consapevolezza. Ogni giorno l’ambiente nel quale viviamo, le persone che lo abitano e gli eventi che ci accadono, portano con loro messaggi importanti. Sta a noi saperli leggere, rapportarli a ciò che ci accade, così da “mettere insieme i puntini” e comprendere quanta responsabilità è necessaria per realizzare i nostri desideri. Così ambiente, convinzioni, preconcetti, autostima e di conseguenza il pensiero giocano un ruolo fondamentale nel nostro futuro. Dominare questi aspetti non solo ci rende liberi di scegliere, ma ci alleggerisce di molti pesi che spesso, ci sono stati tramandati.
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