Davide Barbato cantiere
Responsabile Qualità Laboratorio Tecnologico LegnoLegno
Tre persone erano al lavoro in un cantiere edile. Avevano il medesimo compito, ma quando fu loro chiesto quale fosse il loro lavoro, le risposte furono diverse. “Spacco pietre” rispose il primo. “Mi guadagno da vivere” rispose il secondo. “Partecipo alla costruzione di una cattedrale” disse il terzo”.
(Peter Schultz)
Con quale spirito affrontare le situazioni professionali che viviamo, e se renderle possibilità di crescita o fenomeno di limitazione dipende, nella quasi totalità dei casi, da noi stessi.
“Una nuova norma? E adesso cosa vorranno ancora? Non sono sufficienti quelle che già ci sono? Ma vogliono proprio metterci in difficoltà?”
Oppure
“Una nuova norma? Chissà cosa dice e per quale motivo è stata pubblicata? Posso utilizzarla a mio vantaggio? Posso utilizzarla per avere nuove opportunità?”
THANKS TO
La recente pubblicazione della UNI 11673-4 – Posa in opera di serramenti: Requisiti e criteri di verifica dell’esecuzione – porta ad un primo completamento dell’importante percorso normativo iniziato con la pubblicazione della UNI 11673-1 nel Marzo 2017.
La quarta parte della norma che gestisce tecnicamente l’installazione dei prodotti serramenti, dal progetto sino alle verifiche in cantiere, di fatti prevede l’esistenza di altre 3 parti, ovvero:
• UNI 11673-1 Posa in opera di serramenti – Requisiti e criteri di verifica della progettazione del marzo del 2017
• UNI 11673-2 Posa in opera di serramenti – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza del posatore di serramenti del settembre 2019
• UNI 11673-3 Posa in opera di serramenti – Requisiti minimi per l’erogazione di corsi di istruzione e formazione non formale per posatori di serramenti del settembre 2019
Mentre tanto fermento e discussioni avevano animato (ed animano ancora) la pubblicazione delle parti 1 e 2 della UNI 11673, la pubblicazione della norma che riguarda le verifiche dell’esecuzione sembra quasi essere passato tra il silenzio degli operatori.
Per essere certo che non fosse una mia semplice impressione ho ricercato le norme descritte sul più famoso motore di ricerca:
• UNI 11673-1 8.110 siti che trattano l’argomento;
• UNI 11673-2 10.100 siti che trattano l’argomento;
• UNI 11673-4 1.890 siti che trattano l’argomento;
Possibilità o limitazione
Come mai la norma che riguarda le verifiche di cantiere sull’esecuzione dell’installazione non sembra aver movimentato gli interessi degli operatori?
Negli anni, il Laboratorio Prove LegnoLegno ha eseguito centinaia di prove in cantiere al fine di determinare il mantenimento in opera delle prestazioni documentalmente dichiarate dal serramentista anche nel contesto finale di destinazione d’uso.
Una percentuale che si aggira vicino al 30% di non conformità, individua la difficoltà del superamento di tali verifiche con esito positivo.
La differenza rispetto alle prove di conformità effettuate in Laboratorio, tralasciando un attimo la gestione tecnica dell’effettuazione dei test, è totale e può essere assunta nella difficile situazione che sorge proprio a seguito di una verifica che restituisce esito negativo.
Mentre nelle prove di Laboratorio gli attori presenti all’atto della verifica sono:
1] Il serramentista;
2] Il tecnico che esegue il test (che ha vincoli di riservatezza e indipendenza): in cantiere sopraggiunge, spesso, il terzo attore, vero protagonista della questione;
3] La committenza (privato, impresa, professionista, ecc).
Rilevare un mancato allineamento tra i dati forniti documentalmente e la prestazione del prodotto posto in opera comporta quindi la necessità di confronto tra serramentista e committenza volto all’individuazione delle operazioni utili alla risoluzione della problematica.
Se già questo aspetto risulta difficoltoso, si consideri l’importanza dell’intervento se le modalità di risoluzione dovessero prevedere una profonda revisione dell’operazione di posa o di costruzione del prodotto.
Che questa norma, che spiega come fare verifiche in opera per poter “misurare” la prestazione che il serramento offre al committente, possa quindi essere professionalmente vissuta in due ottiche è una responsabilità del serramentista.
Che sia una nuova tegola alla quale fare attenzione cercando di scansare ogni possibile verifica, oppure diventi uno strumento per valorizzare concretamente la qualità del proprio lavoro, del serramento e dell’installazione dipende dagli operatori del settore.
Oggi viviamo ancora una condizione nella quale le prove di cantiere richieste come elemento e spunto di miglioramento sono quantitativamente ridotte rispetto alle prove richieste dalla committenza a causa di problemi rilevati in opera che necessitano una soluzione.
Di cosa parla la norma UNI 11673-4
La norma definisce le metodologie di verifica dei requisiti di base dell’esecuzione della posa in opera dei serramenti e fornisce indicazioni di carattere documentale, analitico e sperimentale alla fine del collaudo in opera.
Come sempre, il riferimento non è “la posa” vista come elemento unico ed indipendente dal manufatto cui si riferisce, piuttosto la coerenza delle prestazioni del serramento, dichiarate mediante i documenti previsti dalle varie norme di prodotto e/o legislazione nazionale, nel contesto finale di destinazione d’uso.
Poche volte si è vista una norma cosi specifica per verifiche in opera su una particolare tipologia componente edilizio; la trattazione di tutti gli argomenti presenti nella norma di fatto non è solo “descrittiva” ma definisce modalità precise per l’effettuazione di prove sperimentali in opera, per la verifica di documenti tecnici e anche per la stima preliminare sui livelli di alcune prestazioni, come l’isolamento acustico dei serramenti posti in opera (in funzione di una serie di varianti).
Quali verifiche dell’esecuzione vengono previste nella UNI 11673-4
• Isolamento termico (4.1)
• Isolamento acustico (4.2)
• Permeabilità all’aria (4.3)
• Tenuta all’acqua (4.4)
• Resistenza meccanica al carico del vento e ai carichi applicabili (4.5)
• Durabilità e manutenibilità (4.6)
• Composti Organici Volatili (VOC) indoor e sostenibilità (4.7)
• Comportamento igrotermico e traspirabilità dei giunti (4.8).
I requisiti 4.1 e 4.3 della UNI 11673-4 rispondono inoltre a quanto previsto dal regolamento del Marchio Posa Qualità per l’acquisizione della possibilità di fruire della polizza assicurativa a favore dei propri clienti.
È quindi (finalmente) possibile determinare, secondo una specifica norma tecnica, le prestazioni che di prassi sono “verificate” solo sul serramento attraverso le prove di Laboratorio, anche in opera all’interno del reale contesto di utilizzo e poter valorizzare così tutto il lavoro al contorno (non solo in senso materiale) del prodotto.
È un passaggio fondamentale, è una opportunità da cogliere ed è senza dubbio un ulteriore strumento di tutela per i consumatori.
Erano necessarie 4 parti di una norma per gestire la posa in opera?
Proprio l’altro giorno, in casa con i miei figli ho guardato uno dei film che da ragazzo più mi era piaciuto. In una parte del film, Robert De Niro recita questo monologo:
Un uomo arriva alla base, e fermo lì, pronto per fare punto. Sapete che momento è questo? Il momento per godere di un successo personale. Ma sul campo… cos’è?
È parte soltanto di una squadra vincente. Guarda, lancia, acchiappa, corre, ma è solo parte di una squadra.
I grandi campioni, cosa sono in una squadra che non funziona? Mi seguite? Nessuno!!!!
C’è un bel sole, le tribune piene e lui cosa può dire “Vado la fuori e gioco per me solo?”
Non arriverò a niente se la squadra poi non vince.
Così, alcune domande che ci sopraggiungono dal mercato: quale è più importante tra la UNI 11673-1 e la UNI 11673-4? Quale dobbiamo “guardare”? Perché non ci si è limitati a qualificare o certificare i posatori secondo la UNI 11673-2?
Come per il monologo di De Niro, è l’insieme delle norme che permette di avere un quadro completo e “vincente” sulla posa in opera. È la complementarità delle 4 parti della UNI 11673 che consente di non tralasciare nessuno degli aspetti prioritari dell’installazione.
Non la parte 1, la 2 o la 4, ma l’insieme delle norme:
1] Le analisi eseguite secondo la UNI 11673-1 permettono di definire le caratteristiche del progetto di rispondere a requisiti che non influenzano negativamente le prestazioni dei serramenti.
2] Verificata la progettazione, il prodotto va installato e le mani che svolgeranno questa operazione è bene che siano di personale qualificato/certificato secondo la UNI 11673-2, che abbia cioè dato evidenza delle proprie capacità.
3] Il prodotto è stato posto in opera; con la norma UNI 11673-4 sono definite le modalità per verificare, valorizzare e documentare la qualità del serramento nella reale destinazione d’uso.
In sintesi
È ormai assodato che la posa, oggetto di norme e regole tecniche, non possa più essere tralasciata.
Quella che fino a pochi anni fa era considerata “terra di nessuno” ricopre oggi una rilevanza in grado di fare la differenza.
L’aumento sempre più rilevante delle prestazioni dei serramenti e delle prescrizioni dei vari regolamenti presenti sul territorio nazionale ne conferisce definitivamente una importanza al pari del “Prodotto serramento”.
Le norme ci permettono di operare nel rispetto delle regole dell’arte e con il supporto dei fornitori (ai quali, non mi stancherò mai di dire, è necessario chiedere TUTTO ciò che riguarda i prodotti che acquistiamo) guardare dritto negli occhi le prossime sfide lavorative che il mercato ci pone e affrontarle con la serietà e la professionalità che distingue il nostro splendido comparto.
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