Posa Qualità sbarca a CityLife
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Posa Qualità sbarca a CityLife

Legnolegno ha effettuato test in opera su un serramento campione in uno dei blocchi non ancora ultimati delle Residenze Libeskind

ANGELO POLENTA

Laboratorio Tecnologico LegnoLegno

Nel cuore di Milano, in quell’area in precedenza occupata dallo storico polo urbano della Fiera, sono ormai in via di ultimazione gli ultimi plessi residenziali del quartiere CityLife.

Un rivoluzionario progetto urbanistico, che fa del capoluogo lombardo una metropoli moderna e innovativa, viste anche le firme di prestigio dell’Architettura mondiale che vi hanno collaborato.

La filosofia del progetto è stata da subito orientata verso il connubio tra due fattori: la tecnologia e la sostenibilità. Da qui l’appellativo di “Quartiere più moderno d’Italia”, ma anche punto di riferimento e oggetto di studio ben oltre i confini nazionali.


Ogni aspetto è stato concepito in funzione di questo scopo: i criteri estetici non prescindono da una modernità tecnica che si mette al servizio delle ormai inderogabili necessità di risparmio energetico.

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Meuco
Wurth

Legnolegno ha avuto l’onore, e l’onere, di fare la sua parte in questo straordinario e ambizioso progetto: alla fine del 2022 infatti il nostro Laboratorio tecnologico è stato incaricato di eseguire un test in opera su un serramento campione in uno dei blocchi non ancora ultimati delle “Residenze Libeskind”.


La necessità, che ha portato al nostro coinvolgimento, era molto chiara: verificare i risultati attraverso evidenze sperimentali che potessero confermare la validità di una progettazione efficiente e che prevede materiali e sistemi tecnologicamente avanzati. Senza determinate risultanze, i requisiti sarebbero rimasti solo ed esclusivamente teorici.

È stato in questo contesto che si è inserito, nel posto giusto al momento giusto, il Marchio Posa Qualità, del quale Legnolegno è Laboratorio incaricato: a differenza di altri riconoscimenti di merito che circolano nel settore, questo marchio basa la sua forza sull’analisi sperimentale che avviene alla fine di un articolato percorso che riguarda la posa in opera dei serramenti:

corretta progettazione, installazione eseguita da personale formato e, dulcis in fundo, prova in opera.

Aderendo al Marchio, con un solo gesto il Serramentista ha potuto dare ampie garanzie alla Committenza sia sull’aspetto progettuale che su quello esecutivo, garanzie incontestabili a fronte di misure sperimentali effettuate alla presenza anche di soggetti che rappresentavano la Direzione Lavori.

Infatti, come è normale che accadesse in un caso come questo, l’esecuzione del test ha mosso l’attenzione della Committenza, della DL, dell’impresa esecutrice ed anche di importanti testate giornalistiche di settore.

Anche alla luce di questo, prudentemente il fornitore (ed installatore) di serramenti ha commissionato al nostro Laboratorio un sopralluogo preliminare in occasione del quale è stata eseguita una sorta di “pre-prova”: vista la delicatezza, l’importanza ed il prestigio del contesto, ci è parsa una scelta saggia che andava nella direzione di ottenere un risultato non solo conforme, ma eccellente.

È stata nostra cura, come sempre avviene, analizzare attentamente gli esecutivi progettuali, in modo da segnalare eventuali potenziali criticità prima ancora di qualsiasi sopralluogo.


Confortati dai risultati ottenuti in sede di “preprova”, nonché dalle analisi degli elaborati, intorno alla metà di dicembre siamo tornati sul cantiere per il fatidico test.


Il serramento campione era posto in un’unità abitativa di circa 80 mq al quinto piano, come detto di una delle residenze “Libeskind”.

È stata scelta una portafinestra a due ante avente una superficie complessiva di 4,7 mq.

Come sempre la prima analisi è stata termografica, eseguita a pressione ambientale. Essa ha evidenziato totale assenza di ponti termici di natura conduttiva, anche quando l’indagine si è concentrata sulla zona inferiore, classicamente ritenuta più critica.


Lo step successivo, sempre in base a quanto disposto dal regolamento del Marchio, è stato quello di eseguire lo studio ad infrarosso non più in condizioni di pressione ambientale, ma inducendo artificialmente una depressione nella stanza in cui era posto il serramento campione.


In questo modo, si permetteva all’aria di permeare verso l’interno attraverso eventuali punti di debolezza del sistema serramento. Ma anche dal punto di vista convettivo, i termogrammi non hanno riscontrato alcun ponte termico minimamente significativo.

L’assenza di criticità convettive è stata confermata attraverso l’utilizzo di un termoanemometro a filo caldo, ovvero uno strumento che rileva, puntualmente, la velocità del passaggio d’aria nel punto esatto in cui viene collocato. Ebbene, su tutto il perimetro dei giunti di posa sono state misurate infiltrazioni assolutamente irrilevanti, talora talmente minime da risultare impercettibili anche allo strumento.


Non solo: anche sul perimetro apribile del serramento si sono potuti registrare valori eccellenti, il che pone in evidenza come un’analisi in opera, pur misurando un esito d’insieme, è anche un inconfutabile strumento per verificare la qualità del solo prodotto.

Infine, sempre in condizioni di depressione indotta, è stato condotto il test di permeabilità all’aria secondo il requisito 4.3 della norma UNI 11673-4: tale prova misura in modo quantitativo il complessivo passaggio d’aria attraverso il serramento posato, escludendo dalla misura stessa tutto ciò che esula dal campo d’indagine.


Il risultato è stato straordinariamente positivo: dal serramento campione è stato rilevato un passaggio di aria di oltre 12 volte inferiore di quello che rappresenta il limite massimo per il mantenimento della classe dichiarata sulla documentazione CE del prodotto.

Raggiunto quindi lo scopo: non solo conformità, ma eccellenza.

In conclusione, come Istituto di verifica, l’augurio è che un simile caso di studio contribuisca a porre il focus sull’importanza della posa in tutte le sue sfaccettature: progetto, qualifica degli operatori e misure sperimentali. Il nostro settore va infatti in quella direzione, perché le esigenze di contenimento della spesa energetica ricadono su tutti e non riguardano solo i cantieri di grande prestigio, che hanno comunque il merito di muovere l’attenzione.


In quella direzione di strada ne è stata fatta tanta, ma tanta ve n’è ancora da fare.

I NUMERI DEL MARCHIO POSA QUALITÀ

15 aziende a Marchio Progettazione Posa Qualità Serramenti per un totale di

107 nodi qualificati

117 aziende a Marchio Posa Qualità Serramenti

Posa qualità serramenti come fare?

Il Marchio Posa Qualità Serramenti è stato promosso da tutte le Associazioni italiane rappresentative della filiera dei serramenti.

La procedura per aderirvi è molto semplice.

Infatti, dopo aver inviato la domanda al gestore sarà necessario allegare i seguenti documenti:

– visura aggiornata della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura competente da cui risultino l’iscrizione dell’impresa e i poteri di firma attributi

– dichiarazione in corso di validità di regolarità contributiva (DURC)

– attestato di partecipazione di un dipendente/collaboratore al corso di formazione sulla posa in opera dei serramenti a scelta tra quelli autorizzati del regolamento del Marchio.

Chi non dispone di questo attestato ha sei mesi di tempo dalla presentazione della domanda per qualificare un dipendente/collaboratore.

Dopo l’invio del contratto da parte del marchio e relativa controfirma dell’azienda rimane un ultimo passaggio che consiste nel selezionare un cantiere ove i nostri tecnici di Laboratorio si recheranno per l’esecuzione della prova in opera.

In caso di esito positivo, quindi superamento del test, l’azienda potrà fruire del servizio di assicurazione che sarà valida per cinque anni compreso il primo, a partire dalla data di ultimazione dei lavori di posa dei serramenti (estendibili a 10 con contratto di manutenzione).

Il Consorzio Nazionale Serramentisti Legnolegno rimane a disposizione per qualsiasi quesito o necessità.



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