Resistenza all’effrazione
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Resistenza all’effrazione

Non esistono serramenti “sicuri”: esistono solo serramenti che sono stati classificati a seguito di un test di resistenza all’antieffrazione. La prova è molto articolata e può essere effettuata su finestre, porte e chiusure oscuranti. L’esecuzione del test avviene in sequenza, sottoponendo il campione alle azioni di carico statico, carico dinamico e attacco manuale mediante attrezzi o congegni indicati nei metodi di prova (UNI EN 1628 – UNI EN 1629 – UNI EN 1630), al fine di simulare le azioni più comunemente adottate dal potenziale scassinatore. Al termine delle prove vengono innanzitutto rilevati i degradi, che devono rientrare all’interno di determinati limiti previsti; infine viene misurato il tempo necessario all’operatore di prova per riuscire ad aprire il serramento con attrezzature via via più sofisticate, in modo tale da stabilire la classe di resistenza del serramento seguendo le indicazioni fornite dalle tabelle riportate nella norma UNI EN 1627.

Sulla base dei risultati di prova il laboratorio consegna un attestato di prova, nel quale vengono indicati i livelli di prestazione raggiunti.

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Non esistono serramenti “sicuri”: esistono solo serramenti che sono stati classificati a seguito di un test di resistenza all’antieffrazione. La prova è molto articolata e può essere effettuata su finestre, porte e chiusure oscuranti. L’esecuzione del test avviene in sequenza, sottoponendo il campione alle azioni di carico statico, carico dinamico e attacco manuale mediante attrezzi o congegni indicati nei metodi di prova (UNI EN 1628 – UNI EN 1629 – UNI EN 1630), al fine di simulare le azioni più comunemente adottate dal potenziale scassinatore. Al termine delle prove vengono innanzitutto rilevati i degradi, che devono rientrare all’interno di determinati limiti previsti; infine viene misurato il tempo necessario all’operatore di prova per riuscire ad aprire il serramento con attrezzature via via più sofisticate, in modo tale da stabilire la classe di resistenza del serramento seguendo le indicazioni fornite dalle tabelle riportate nella norma UNI EN 1627.

Sulla base dei risultati di prova il laboratorio consegna un attestato di prova, nel quale vengono indicati i livelli di prestazione raggiunti.

Resistenza all’effrazione

Non esistono serramenti “sicuri”: esistono solo serramenti che sono stati classificati a seguito di un test di resistenza all’antieffrazione. La prova è molto articolata e può essere effettuata su finestre, porte e chiusure oscuranti. L’esecuzione del test avviene in sequenza, sottoponendo il campione alle azioni di carico statico, carico dinamico e attacco manuale mediante attrezzi o congegni indicati nei metodi di prova (UNI EN 1628 – UNI EN 1629 – UNI EN 1630), al fine di simulare le azioni più comunemente adottate dal potenziale scassinatore. Al termine delle prove vengono innanzitutto rilevati i degradi, che devono rientrare all’interno di determinati limiti previsti; infine viene misurato il tempo necessario all’operatore di prova per riuscire ad aprire il serramento con attrezzature via via più sofisticate, in modo tale da stabilire la classe di resistenza del serramento seguendo le indicazioni fornite dalle tabelle riportate nella norma UNI EN 1627.

Sulla base dei risultati di prova il laboratorio consegna un attestato di prova, nel quale vengono indicati i livelli di prestazione raggiunti.

Potere fonoisolante

Spesso richiesta in alcuni settori, imprescindibile per altri, la performance acustica di un serramento è sempre più elemento discriminante per capitolati pubblici e privati.
Per la determinazione del potere fonoisolante di un infisso occorre fare riferimento alle norme UNI EN ISO 10140-2 e UNI EN ISO 717-1 che prevedono l’uso della doppia camera riverberante.
L’infisso viene installato sulla parete divisoria di due camere acusticamente isolate e di dimensioni normalizzate, all’interno di un foro standardizzato; nella camera corrispondente alla faccia esterna dell’infisso, definita camera “sorgente”, viene installato un generatore di suoni puri; il livello di rumore è registrato nella camera opposta, definita camera “ricevente”, attraverso microfoni posti su aste rotanti.
La differenza del livello di rumore alle diverse frequenze definisce il potere fonoisolante (in Decibel) del serramento di prova.
Sulla base dei risultati il laboratorio consegna un attestato di prova, nel quale vengono indicati i livelli di prestazione raggiunti.

Potere fonoisolante

Spesso richiesta in alcuni settori, imprescindibile per altri, la performance acustica di un serramento è sempre più elemento discriminante per capitolati pubblici e privati.
Per la determinazione del potere fonoisolante di un infisso occorre fare riferimento alle norme UNI EN ISO 10140-2 e UNI EN ISO 717-1 che prevedono l’uso della doppia camera riverberante.
L’infisso viene installato sulla parete divisoria di due camere acusticamente isolate e di dimensioni normalizzate, all’interno di un foro standardizzato; nella camera corrispondente alla faccia esterna dell’infisso, definita camera “sorgente”, viene installato un generatore di suoni puri; il livello di rumore è registrato nella camera opposta, definita camera “ricevente”, attraverso microfoni posti su aste rotanti.
La differenza del livello di rumore alle diverse frequenze definisce il potere fonoisolante (in Decibel) del serramento di prova.
Sulla base dei risultati il laboratorio consegna un attestato di prova, nel quale vengono indicati i livelli di prestazione raggiunti.

Potere fonoisolante

Spesso richiesta in alcuni settori, imprescindibile per altri, la performance acustica di un serramento è sempre più elemento discriminante per capitolati pubblici e privati.
Per la determinazione del potere fonoisolante di un infisso occorre fare riferimento alle norme UNI EN ISO 10140-2 e UNI EN ISO 717-1 che prevedono l’uso della doppia camera riverberante.
L’infisso viene installato sulla parete divisoria di due camere acusticamente isolate e di dimensioni normalizzate, all’interno di un foro standardizzato; nella camera corrispondente alla faccia esterna dell’infisso, definita camera “sorgente”, viene installato un generatore di suoni puri; il livello di rumore è registrato nella camera opposta, definita camera “ricevente”, attraverso microfoni posti su aste rotanti.
La differenza del livello di rumore alle diverse frequenze definisce il potere fonoisolante (in Decibel) del serramento di prova.
Sulla base dei risultati il laboratorio consegna un attestato di prova, nel quale vengono indicati i livelli di prestazione raggiunti.

Potere fonoisolante

Spesso richiesta in alcuni settori, imprescindibile per altri, la performance acustica di un serramento è sempre più elemento discriminante per capitolati pubblici e privati.
Per la determinazione del potere fonoisolante di un infisso occorre fare riferimento alle norme UNI EN ISO 10140-2 e UNI EN ISO 717-1 che prevedono l’uso della doppia camera riverberante.
L’infisso viene installato sulla parete divisoria di due camere acusticamente isolate e di dimensioni normalizzate, all’interno di un foro standardizzato; nella camera corrispondente alla faccia esterna dell’infisso, definita camera “sorgente”, viene installato un generatore di suoni puri; il livello di rumore è registrato nella camera opposta, definita camera “ricevente”, attraverso microfoni posti su aste rotanti.
La differenza del livello di rumore alle diverse frequenze definisce il potere fonoisolante (in Decibel) del serramento di prova.
Sulla base dei risultati il laboratorio consegna un attestato di prova, nel quale vengono indicati i livelli di prestazione raggiunti.


Calcolo della Trasmittanza termica del cassonetto

Analogamente a quanto avviene per i telai, attraverso la norma UNI EN ISO 10077-2 si determina analiticamente il valore reale di trasmittanza termica del cassonetto attraverso l’introduzione dei dati di riferimento relativi alla conduttività termica di tutti gli elementi/accessori che lo costituiscono nella sua completezza.
Il calcolo del valore Usb è obbligatorio per immettere il cassonetto sul mercato pur essendo tale prodotto, almeno per il momento, non soggetto ad obbligo di marcatura CE.
Sulla base dei risultati il laboratorio consegna un attestato di prova, nel quale vengono indicati i livelli di prestazione raggiunti.


Urto da corpo molle e pesante

La prova dell’urto da corpo molle e pesante è una verifica di tipo meccanico che misura la capacità del prodotto di resistere ad improvvise sollecitazioni d’impatto, al fine di non divenire pericoloso per l’utilizzatore finale, anche nel caso in cui ne venga compromessa l’integrità.
La norma di prodotto per la marcatura CE dei serramenti esterni UNI EN 14351-1 prevede che tale prestazione debba essere obbligatoriamente determinata sulle portefinestre vetrate con rischio di lesioni o ferimenti, ma non esclude la possibilità di determinare tale prestazione anche su altre tipologie di prodotti.
La prova prevede che venga fatta impattare una massa di 50 kg da una determinata altezza di caduta contro il lato del campione definito dal richiedente o dal fabbricante come il “lato oggetto della verifica”, in punti specifici determinati secondo le indicazioni della UNI EN 13049 e identificati come quelli maggiormente critici relativamente alle sollecitazioni inferte.
Sulla base dei risultati di prova, il laboratorio consegna un attestato di prova, nel quale vengono indicati i livelli di prestazione raggiunti.

Calcolo della trasmittanza termica

Il coefficiente di trasmittanza termica (UW) indica quanta energia disperde il serramento nel suo complesso, tenendo conto di tutti gli elementi che lo compongono.
Per la sua determinazione occorre quindi inserire i dati relativi alle caratteristiche di tutti i componenti (coefficiente termico della vetrocamera, specie legnosa, spessore medio di telaio/anta, resistenze termiche interne ed esterne, etc.) in un programma di calcolo opportunamente predisposto ottenendo così il suo valore numerico.
Il coefficiente si esprime in [W/m2K]. L’entità di tale numero è direttamente proporzionale alla dispersione di calore che si ha attraverso il serramento: questo significa che più è elevato, minore è la prestazione.
Sulla base dei risultati il laboratorio consegna un attestato di prova, nel quale vengono indicati i livelli di prestazione raggiunti

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