Tenuta all’aria da record!
News
Home News Tenuta all’aria da record!

Tenuta all’aria da record!

Mettersi alla prova e stupire se stessi: il racconto dei test, secondo UNI 11673-4 per serramenti installati nel 2015

DANIELE CAGNONI

Titolare di Diemme Infissi® Collaboratore di LegnoLegno Tecnico certificato EQF4

Una casa in legno che guardava al futuro

È ancora poco chiaro cosa significhi effettuare verifiche edili non invasive e non distruttive.

Spesso le verifiche edili vengono ancora fatte con mazzuolo e scalpello, con il dire “voglio vedere cosa c’è lì sotto”.

Potremmo dire che tutto questo fa parte di un passato molto più polveroso, e non di un presente gestibile con tecnologie che permettono di non danneggiare niente ed uscire di casa senza lasciare polvere.

THANKS TO

In questo articolo potrai vedere le immagini di un test edile non invasivo, effettuato con 3 strumenti specifici, e immergerti nella realtà delle verifiche edili non invasive e non distruttive.


Il test di tenuta all’aria è una delle verifiche introdotte dalla norma UNI 11673 per la posa in opera dei serramenti. Serve a misurare la tenuta all’aria ottenuta con un serramento in opera, circoscrivendo il test al serramento e al suo perimetro.

È una verifica importantissima che evolve e migliora l’edilizia. Ci dà più controllo sul lavoro eseguito e un modo per confermare i risultati ottenuti. Se prima era un test molto raro, realizzato solo per costruzioni specifiche (case passive, edifici CasaClima) oggi fa parte della norma per la posa in opera dei serramenti.


Nel febbraio 2023 abbiamo effettuato questo test specifico su serramenti in pvc installati per un nostro cliente. L’installazione risale al 2015 ed è stata verificata dal laboratorio LegnoLegno secondo il protocollo Posa Qualità, in conformità con la norma UNI 11673-4.


Il risultato ottenuto ha sorpreso anche noi di Diemme.

In questo articolo trovi il racconto del test eseguito a casa di Alessandro Amabilia, clienti Diemme.

Illustrerò le diverse fasi che compongono il test di tenuta all’aria, le prestazioni che ci consentono di misurare e il risultato ottenuto nel nostro caso specifico.

Buona lettura

Protagonista di questo test è un lavoro che ho molto a cuore. Si tratta di na casa in legno a consumi quasi zero. Un edificio che già nel 2015 guardava al futuro, ancora oggi in grado di offrire risparmio energetico e prestazioni eccellenti.

Misurare il risultato di un’installazione fatta quasi 10 anni fa è stato emozionante. Fa parte della storia di Diemme Infissi e per noi è una tappa importante. Oltre a gestire serramenti e isolamenti, ho seguito questo intervento come consulente tecnico, dalla posa dei primi listelli, fino al lavoro completo.

Alessandro e Amabilia, i committenti, mi hanno incaricato di supervisionare tutte le fasi più complesse della costruzione e dell’assemblaggio.

Mi sono occupato di coordinare e scegliere gli isolamenti termici, le nastrature per la tenuta all’aria, la parte impiantistica, la ventilazione meccanica controllata centralizzata, la pompa di calore, il pavimento radiante e i serramenti.


I serramenti scelti per il loro intervento sono serramenti in pvc Internorm KF 410, un prodotto in grado di offrire altissime prestazioni termoacustiche, scelto per le sue caratteristiche tecniche e la sua estetica.

Test di tenuta all’aria secondo UNI 11673-4: il test specifico per verificare la tenuta dei serramenti

Vediamo adesso come funziona il blower door test A-Wert, il test che ci consente di misurare la tenuta all’aria dei serramenti secondo la norma UNI 11673-4.

Questa verifica prevede la messa in pressione e depressione del serramento installato.

Si esegue con una preparazione del serramento, isolato e nastrato, e con l’utilizzo di una strumentazione tecnica:

1. il blower door: un grande ventilatore in grado di spingere e estrarre aria simulando diverse intensità di vento;

2. la termocamera: uno strumento che ci consente di ottenere una resa grafica della prestazione termica del serramento.

Il blower door installato e pronto alla verifica

Il test deve essere fatto da un laboratorio accreditato. Nel nostro caso ci siamo affidati a LegnoLegno.

Prima di procedere al test c’è una verifica documentale.

Serve a controllare la congruenza tra:

• progetto di posa;

• installazione;

• prestazioni dichiarate.

Le prestazioni dichiarate dovranno essere in linea con quelle misurate dal test.

Nel nostro caso avevamo dei serramenti con tenuta all’aria classe 4, certificata da dal produttore.

Temperature sotto la media, una condizione di contorno particolare per il nostro test di tenuta all’aria secondo Norma 11673-4.

Questa verifica va fatta nei mesi invernali quando la differenza tra temperatura esterna e interna è marcata. Utilizzando la termocamera possiamo infatti verificare la dispersione e il passaggio d’aria dal serramento.

Nel nostro caso le temperature erano ben al di sotto della media. Abbiamo effettuato il test quando all’esterno erano -2°. Una temperatura che si raggiunge di rado nellenostre zone.


Una condizione particolare che ci ha permesso di misurare le prestazioni in modo ancora più chiaro, con uno sbalzo tra ambiente riscaldato e ambiente esterno ben oltre i 15°.

La fase di preparazione del test di tenuta all’aria secondo Norma 11673-4

Per prima cosa l’ambiente è stato predisposto per eseguire il test.

Anche se non si tratta di una verifica invasiva, l’abitazione ha un pavimento di pregio che andava protetto; dovevano transitare persone e strumentazioni all’interno di una casa abitata.

Dopo questo accorgimento siamo passati alla preparazione del test. Prima di eseguire la verifica vera e propria si procede con una termografia a pressione ambientale.


Ad occuparsi del test deve essere un operatore termografico certificato. Nel nostro caso gli operatori coinvolti erano certificati per le prove non distruttive di livello 2, in conformità con la norma UNI EN ISO 9712 per il settore civile.


La prima verifica è stata positiva.


L’analisi termografica non ha evidenziato ponti termici conduttivi. L’involucro edilizio è risultato uniforme, senza discontinuità nell’isolamento termico o nei componenti.

Eravamo pronti per la fase successiva

L’installazione del blower door e la verifica a ΔP 50 Pa

Rivista-LL-71_06-tenuta-aria-5
Immagine La verifica termografica in depressione: Assenza di ponti termici convettivi connessi all’installazione.

Per eseguire il blower door test A-Wert si procede all’installazione della ventola, di solito nel telaio della porta interna.

Serve anche una postazione tecnologica: un PC con un programma specifico viene collegato alla ventola. In questo modo possiamo controllare il test e misurare la depressione dell’ambiente.

Quando tutto è stato predisposto, siamo passati alla prima verifica con la ventola in funzione.

In questa fase l’apparecchio crea una depressione nell’ambiente, stimolando l’infiltrazione d’aria. L’analisi termografica ci permette di avere una resa grafica del passaggio d’aria e delle variazioni termiche. Anche con il ventilatore a ΔP 50 Pa il test ha evidenziato l’assenza di ponti termici convettivi.

Il test di verifica della velocità dell’aria nei giunti di posa

Questa verifica è ancora più specifica. Il ventilatore lavora a ΔP 50 Pa;

il livello di depressione della stanza è misurato con un manometro digitale.

L’analisi è circoscritta ai giunti di posa. Vengono testati uno ad uno per misurare la velocità dell’aria che li attraversa.

I dati raccolti sono poi analizzati in laboratorio in modo da calcolare le perdite di ogni giunto.

Test di tenuta all’aria secondo Norma 11673-4 con il blower door test in azione ed il diaframma perfetto

Nella fase successiva quella che viene messa alla prova è la posa in opera del serramento.

Si tratta di un test molto severo che ci permette di capire come quel prodotto è stato installato.

Il serramento viene coperto da un telo che viene poi nastrato per creare una camera a tenuta.

All’interno del telo c’è un diaframma che misura l’entità del passaggio d’aria.

Se c’è un passaggio d’aria il telo si gonfia e ci permette di registrare quanta aria passa.

Il serramento oggetto di test di tenuta all’aria
Il serramento predisposto per il blower door test A-Wert

Ecco com’è andato il nostro test:


Siamo partiti con un diaframma di 30 mm.

Dopo la prima verifica il telo non si è mosso.

Non c’era quindi alcun passaggio d’aria misurabile.

Siamo passati al diaframma di 20 mm.

Anche in questo caso il telo non si è gonfiato.

Il test è stato ripetuto con un diaframma minuscolo, di soli 10 mm. Di nuovo il telo non ha fatto alcun movimento! Non c’era un passaggio d’aria misurabile.


A questo punto Giovanni Ciampa, il tecnico di LegnoLegno, ha ridotto ulteriormente il foro del diaframma, portandolo ad un diametro di circa 4 mm. Il telo ha finalmente fatto un piccolo movimento.

Non era ancora possibile quantificare la perdita.

Per farlo Giovanni ha dovuto aumentare i Pa previsti per il test, portando il ventilatore a lavorare ben sopra i 50.

Solo allora il telo si è leggermente gonfiato e ha consentito di misurare una minima dispersione.

L’infiltrazione d’aria misurata (serramento e posa in opera) era di 0,07 m3h.

Un risultato magnifico, forse il miglior risultato mai raggiunto in un test del genere a livello italiano.

La finestra installata, con una condizione di 50 Pa, condizione molto severa che fa da base per il test di tenuta all’aria secondo Norma 11673-4, ha un’infiltrazione pari a zero!

L’obiettivo era non superare gli i 2,0 m3h.

Quello che abbiamo ottenuto è un risultato 30 volte migliore di quanto previsto.

Cosa ci dice il risultato del test di tenuta all’aria secondo Norma 11673-4 eseguito nella casa di Alessandro e Amabilia

Abbiamo voluto osare mettendo alla prova un’installazione del 2015. Volevamo capire se il nostro sistema di posa in opera era effettivamente efficace, misurando anche la durata nel tempo dell’installazione.


Il risultato finale è andato ben oltre le aspettative, e ha sorpreso anche noi. Migliorare di 30 volte l’obiettivo del test, con un lavoro eseguito nel 2015, è una enorme soddisfazione.


Quello che ci dicono i dati ottenuti è che i prodotti sono stati installati bene, in conformità con la UNI 11673-1 e con materiali in grado di durare nel tempo, e non solo:

1. Abbiamo effettuato una corretta progettazione dei nodi di posa;

2. abbiamo installato il miglior controtelaio monoblocco

3. abbiamo installato il miglior serramento di marca Internorm

4. la nostra squadra di lavoro è stata spettacolare

5. abbiamo ottenuto il miglior risultato testato ad oggi

La dichiarazione del test di laboratorio

CONCLUSIONI

Il test di tenuta all’aria secondo Norma 11673-4 eseguito a febbraio nella casa di Alessandro e Amabilia è stata un’esperienza importante per noi di Diemme.


Abbiamo messo alla prova un lavoro di quasi 10 anni fa, ottenendo un risultato che ha superato anche le nostre aspettative.

É una grande soddisfazione, e la conferma di un sistema di installazione efficace, che funziona bene e che dura a lungo nel tempo.

Oggi abbiamo prodotti sempre più performanti e materiali in costante evoluzione, ma anche progetti con prestazioni sempre più importanti da ottenere, e riqualificazioni con basi di lavoro ricche di criticità da risolvere e mitigare.


Il caso di Alessandro e Amabilia diventa adesso un caso studio da evolvere e adeguare alle esigenze della nuova edilizia.



– Potrebbero interessarti anche altri articoli di LegnoLegnoNews
– Se desideri ricevere maggiori informazioni compila il form in fondo alla pagina

NEWS DAL MONDO DEL SERRAMENTO
RICHIEDI MAGGIORI INFORMAZIONI
Per avere maggiori informazioni, porgerci domande o qualsiasi altra richiesta, ti invitiamo a compilare il seguente modulo.
Ti contatteremo il prima possibile.