GIOVANNI CIAMPA
Responsabile Dipartimento Energetico
Laboratorio Tecnologico LegnoLegno
Determinare e comunicare un valore di trasmittanza termica del cassonetto idoneo e performante è un elemento oggi più che mai fondamentale per rispondere prontamente alle richieste di mercato e alle esigenze della committenza.
Da qualche anno è cresciuta esponenzialmente la domanda di test su cassonetti coprirullo per avvolgibili. Nel presente articolo cercheremo di fare chiarezza sulle prestazioni termiche dei cassonetti misurabili ed in base alle variabili costruttive valuteremo la possibilità di massimizzare la loro prestazione non dimenticando però le esigenze di mercato.
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Il presente articolo prenderà in considerazione variabili prettamente progettuali che per adattarsi alla realtà produttiva di ogni azienda dovranno essere attentamente studiate dai produttori in base alla funzionalità di ogni singolo cassonetto e in base al proprio particolare prodotto.
Sul mercato da qualche anno è presente molta confusione riguardo il prodotto cassonetto e non di rado riceviamo telefonate di produttori che ci chiedono consigli sulle modalità costruttive del cassonetto coprirullo.
Cercheremo di fare quanta più chiarezza è possibile su questo prodotto.
Da cosa è generata questa confusione?
Principalmente la confusione è generata da una lacuna normativa riguardo il prodotto oggetto del nostro articolo, diversamente da prodotti quali i serramenti esterni, oggi NON ESISTE una normativa di prodotto che regolamenti questa categoria, nonostante in Italia siano sono soggetti a regolamentazioni di carattere prestazionale, in particolare:
– In base al d.m. del 26 giugno 2015 il cosiddetto “decreto requisiti minimi” ogni qualvolta si esegue una riqualificazione energetica che riguardi anche i cassonetti (quindi ogni qualvolta si sostituiscano cassonetti esistenti o si vadano a coibentare prodotti già installati) bisogna rispettare valori di trasmittanza termica del cassonetto perché siano uguali a quelli da rispettare per i serramenti.
In particolare il valore della trasmittanza termica del cassonetto espresso come Usb deve rispettare la seguente tabella:
– Nel caso di accesso al cosiddetto Ecobonus da parte del contribuente, per potare in detrazione fiscale i cassonetti coprirullo bisogna rispettare la tabella fornita dal decreto del MISE il 06/08/2020. Il valore Usb del cassonetto dovrà rispettare la seguente tabella:
Il valore Usb quindi diventa fondamentale sia per rispondere a richieste legislative sia per differenziare il proprio prodotto sul mercato.
Ci troviamo quindi di fronte a prodotti per i quali NON ESISTE LA MARCATURA CE ma sui quali tra le prestazioni misurabili diventa fondamentale la trasmittanza termica (Usb), calcolata in base alla UNI EN ISO 10077/2 : 2018 che ormai ben conosciamo in quanto oggetto di numerosi articoli su questa rivista.
Quali sono le variabili che entrano in gioco con il calcolo del valore Usb e quanto “pesano” tali variabili?
Cercheremo di darne una visione generale in quanto è impossibile entrare nello specifico di ogni singolo aspetto di calcolo e di progetto.
Nel computo totale della trasmittanza termica del cassonetto alcune caratteristiche hanno un ruolo fondamentale:
1. La tipologia di cassonetto
2. Il materiale costituente la struttura principale del cassonetto
3. La posizione del serramento
4. La presenza e lo spessore di eventuale isolante all’interno
5. Le dimensioni del foro di uscita dell’avvolgibile
Innanzitutto individuiamo due famiglie di prodotto:
i cassonetti per monoblocco anche detti volgarmente “a ponte”
e il Cassonetto classico (con Veletta).
Tipicamente il cassonetto “a ponte” rappresenta il lato superiore dei monoblocchi isolati che oggigiorno sono sempre più utilizzati in cantiere mentre il cassonetto “classico” rappresenta la maggior parte dei prodotti installati fino ad oggi.
Il cassonetto “per monoblocco” presenta valori di Usb molto preformanti in quanto è costituito da un unico blocco di materiale isolante che mette in comunicazione (ecco perché ponte) lo strato della muratura esterno esposto alle temperature fredde tipicamente 0°C e lo strato di muratura interno esposto alle temperature calde tipicamente 20°C.
Ad esempio il cassonetto in figura costituito da un blocco in EPS arriva a valori ben al di sotto del 1,0 W/m2 K e quindi adatto in ogni zona climatica, in particolare il nostro calcolo raggiunge il valore Usb di 0,42 W/m2 K.
Per avere un’idea di come cambi la trasmittanza termica del cassonetto variando la posizione del serramento proviamo a spostare il serramento da “centro muro” a “filo esterno” in modo da massimizzare le zone del cassonetto esposte alle temperature calde (di fatto aumenta la superfice del cassonetto a contatto con i 20°C interni) ed eventuali passaggi di calore dall’interno verso l’esterno.
In questa configurazione il valore di trasmittanza del cassonetto peggiora passando da 0,42 W/m2 K a 0,53 W/m2 K restando comunque ampiamente al di sotto dell’1,0 W/m2 K e quindi ancora compatibile con la zona climatica F.
Volendo invece migliorare il valore di trasmittanza termica del cassonetto potremo avere la possibilità di installare una guarnizione a spazzolino che vada a contatto con l’avvolgibile.
In questo modo la cavità interna del cassonetto da “leggermente ventilata” diventa “non ventilata” non consentendo alle temperature fredde in qualche modo di “entrare” nel foro avvolgibile e abbassando estremamente il valore di trasmittanza termica del cassonetto.
Ora invece prendiamo in considerazione un cassonetto classico, tipicamente il cassonetto “classico” ha una porzione di muratura comunemente chiamata “veletta” che delimita lo strato esterno a contatto con le temperature fredde e presenta una porzione di cassonetto che sporge internamente a contatto con le temperature calde.
La Struttura principale di tali prodotti (legno, pvc, alluminio) è variabile, a seconda delle realtà produttive e a seconda che sia abbinata o meno all’utilizzo di un isolante interno (eps, xps, lana di roccia) e influenza pesantemente il valore delle trasmittanza termica del cassonetto.
Dai calcoli è molto chiaro come il materiale costituente la struttura principale del cassone incida sul valore Usb nonostante sia presente per i tre cassonetti lo stesso strato di 20 mm di isolante.
Volendo evidenziare tale incidenza possiamo creare una tabella
È evidente che il cassonetto in legno e quello in PVC abbiano comportamenti “simili” mentre il cassonetto metallico se non presenta dei particolari accorgimenti quali tagli termici appositamente studiati hanno dei valori che vanno ben oltre i limiti di trasmittanza per qualsiasi zona climatica.
A questo punto per continuare il discorso prenderemo in considerazione un cassonetto in legno e variando alcuni parametri progettuali analizzeremo come si comporta il valore della trasmittanza termica
Variamo la posizione del serramento
Anche in questo caso notiamo come il valore Usb sia influenzato dal posizionamento del serramento e come, su un cassonetto non particolarmente isolato, la semplice posizione della finestra possa condizionare o meno la possibilità di installazione in zone climatiche particolarmente “fredde”: nel nostro esempio solo con il serramento montato a filo interno avremo la possibilità di montare il cassonetto in zona climatica F con valori Usb ≤ 1,0 W/m2 K.
Variamo lo spessore dell’isolante interno
A prescindere dal tipo di isolante utilizzato (EPS, XPS, LANA MINERALE) notiamo come il comportamento del valore Usb sia pesantemente influenzato dallo spessore dell’isolante.
La tipologia (non lo spessore) di isolante utilizzato non influenza in maniera considerevole il risultato ottenuto, la scelta sulla tipologia di isolante da utilizzare è bene che si faccia in base al prezzo e soprattutto alla sua reperibilità sul mercato (ancor più oggi dove assistiamo a una mancanza di materie prime).
Invece, lo spessore da utilizzare (che influenza pesantemente la prestazione) andrebbe valutato in base sì alla prestazione termica ma non tralasciando il funzionamento del rullo dell’avvolgibile.
Anche nel caso del cassonetto tradizionale il foro di uscita e quindi la tipologia di cavità che si crea all’interno del cassonetto, influenza fortemente la prestazione termica.
Anche qui si nota come, senza voler aumentare in maniera considerevole lo spessore dell’isolante con l’utilizzo di guarnizioni che riducano il foro di uscita dell’avvolgibile, si riesca a costruire un cassonetto compatibile con la zona climatica F.
In questo breve articolo ci si è voluti concentrare sugli aspetti produttivi progettuali del cassonetto ma rimane ancora tanto da dire su quello che invece sono le prestazioni evidenti in cantiere quando i cassonetti sono montati.
Per avere un visione ancora più ampia vi invito alla visione del webinar di 4 ore che è disponibile proprio sul tema del cassonetto on line e in vendita presso i nostri canali abituali
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