SERRAMENTO GREEN: gli imprenditori si incontrano
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SERRAMENTO GREEN: gli imprenditori si incontrano

Gli imprenditori del legno si sono riuniti per il progetto “Serramento Green”, il primo progetto nazionale del settore serramento sul tema sostenibilità ambientale, lanciato insieme ad alcuni partner di riferimento della filiera, allo scopo di aprire il mercato ai serramenti di legno con prestazioni di sostenibilità ambientale!


Una finestra non è “green” semplicemente perché è realizzata in legno, ma perché il processo produttivo del manufatto nel suo complesso ha rispettato determinate caratteristiche che portano a un’impronta ecologica pari a zero o addirittura a un saldo negativo, con l’obiettivo finale di avere un’emissione carbonica che non ha necessita di essere mitigata da azioni compensatorie come ad esempio piantare gli alberi nella foresta dell’Amazzonia.


Al serramento “green” ogni attore deve quindi portare dati informativi per la propria specificità: macchina, utensile, prodotto, foresta, in modo che l’insieme di valori portino a un serramento in legno davvero “green”.

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Le interviste

MASSIMO SCHIAVETTA
Presidente CDA Working Process srl, Responsabile R&D and Vision WP Brand

“Nell’ambito di questo progetto, Working Process ha fornito le informazioni relative alla parte macchina per far conoscere quanto costa in termini di energia produrre un serramento e in che modo i sistemi produttivi e di logistica avanzati, anche di moderna gestione come i software e il digitale nel processo produttivo, possano andare a impattare sul costo energetico ma anche su quello economico-finanziario del prodotto, e la stessa cosa riguarderà gli altri partner di riferimento della filiera che hanno aderito al progetto perché ognuno sta rilevando dei dati che costituiranno nell’insieme un punto di partenza interessante per il comparto.”


FILIPPO SCHEGGINETTI
CDA Member of Working Process srl
Marketing and comunication Director WP / CML

“Noi prima di poter dire: “siamo green”, dobbiamo avere la certezza di poterlo dire sulla base di dati reali, questo non e un greenwashing, ne tantomeno una voglia di urlare a tutti quanti: “anche noi piantiamo in Amazzonia gli alberi”. Invece, tutto e partito da una necessita che era quella di analizzarsi e capire se davvero siamo positivi o negativi per i soggetti che ci stanno attorno: non vogliamo cambiare il mondo, partiamo con il cambiare quello che abbiamo intorno.


ELMAR RASTNER
Sales manager di SWISSPACER elmar.rastner@saint-gobain.com www.swisspacer.com

1. Lungo il percorso verso la neutralità climatica servono dati affidabili. A livello internazionale si moltiplicano gli sforzi per raggiungere la neutralità climatica il più rapidamente possibile.

Al momento la Francia assume un ruolo di precursore inasprendo le normative relative alle nuove costruzioni.

“È solo una questione di tempo prima che anche in altri mercati Europei i costruttori di finestre si trovino a doversi confrontare in misura maggiore con i bilanci ecologici” afferma convinto Elmar Rastner.

A tal fine servirebbe, a suo dire, la giusta base di dati. L’azienda svizzera ha pubblicato di recente le EPD relative ai suoi distanziatori e delle inglesine viennesi. Esse forniscono dati affidabili sulle caratteristiche ecologiche di un prodotto lungo l’intero suo ciclo di vita.

NEST è l’edificio modulare per la ricerca e l’innovazione di Empa e di Eawag. Saint-Gobain Svizzera fa parte della rete di partner di NEST. I distanziatori SWISSPACER Ultimate sono stati integrati all’interno dell’unità «Sprint» in vetrate riutilizzate.
© Martin Zeller
NEST è l’edificio modulare per la ricerca e l’innovazione di Empa e di Eawag. Saint-Gobain Svizzera fa parte della rete di partner di NEST. I distanziatori SWISSPACER Ultimate sono stati integrati all’interno dell’unità «Sprint» in vetrate riutilizzate.
© Martin Zeller
Le EPD forniscono informazioni trasparenti e confrontabili sulle ripercussioni ambientali dei prodotti durante il loro intero ciclo di vita. Le EPD di SWISSPACER tengono conto del “livello del prodotto”. Tale livello include a sua volta tre moduli: l’approvvigionamento di materie prime (A1), il trasporto (A2) e la produzione (A3).
© SWISSPACER

2. La Francia è un passo avanti. Il regolamento sulla protezione termica entrato in vigore all’inizio del 2022 per le nuove costruzioni pone sfide ambiziose al settore edilizio: entro il 2030 essa prevede una riduzione delle emissioni di CO2 del 40% rispetto al 1990 ed entro il 2050 mira a raggiungere la neutralità climatica nelle nuove costruzioni. La questione non riguarda più solo le prestazioni termiche bensì l’analisi dell’intero ciclo di vita degli edifici.

Involucri esterni degli edifici, rivestimenti per pavimenti, finestre: tutte le parti montate di un edificio hanno notevoli ripercussioni sull’ambiente, sia in termini di energia in fase di fabbricazione sia in termini di emissioni di CO2 o di produzione di rifiuti.

Alla base del regolamento vi è l’etichetta statale per la costruzione sostenibile E+C-. Oltre a un bilancio energetico positivo, essa mira anche a ridotte emissioni di CO2 per l’intero ciclo di vita.

Le norme prescrivono limiti massimi per le emissioni di CO2 e il fabbisogno energetico nonché requisiti minimi per il comfort abitativo. I materiali da costruzione con un bilancio di CO2 inferiore e migliori caratteristiche isolanti possono conseguentemente avere opportunità di mercato di gran lunga migliori.

3. “Si tratta quindi di prepararsi a queste sfide in maniera tale che i nostri clienti abbiano rapidamente i dati alla mano” afferma Elmar Rastner.

Un fondamento importante per una valutazione ecologica degli edifici è rappresentato dalle dichiarazioni ambientali di prodotto (Environmental Product Declaration). Esse sono verificate da un ente indipendente e forniscono informazioni trasparenti sulle ripercussioni ambientali dei prodotti durante il loro intero ciclo di vita.

4. “Innanzitutto abbiamo pubblicato le nostre EPD. Attualmente siamo in contatto con diversi produttori di vetrocamera per sviluppare dichiarazioni ambientali di prodotto congiunte e far avanzare assieme il settore. In questo contesto potremo di certo approfittare delle esperienze maturate dalla nostra casa madre francese Saint-Gobain”

E questo sarà un argomento che possiamo solo affrontare tutti insieme come attori nel mercato.

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