Tra i tanti prodotti antieffrazione che vengono utilizzati in edilizia non vi è dubbio che particolare rilevanza è ricoperta dal componente “Grata” chiamata anche “Inferriata”.
L’evoluzione di questo prodotto, nato per assolvere proprio al requisito della sicurezza, vede oggi la presenza soprattutto di grate “apribili” in grado di allinearsi per estetica a qualsiasi tipologia di
edificio, mentre risultano sempre meno presenti le grate fisse, siano esse intelaiate o fissate direttamente alla struttura muraria.
Il quotidiano confronto con il mondo del serramento ha evidenziato come, nonostante la grata nasca proprio come prodotto atto ad assolvere requisiti di sicurezza, vi siano oggi una quantità elevatissima di prodotti che non sono stati verificati all’effrazione, mancando pertanto l’unica evidenza oggettiva della capacità di assolvere a questo requisito.
Le grate apribili possono essere oggetto di due possibili criticità:
1) La forzatura della grata in termini di griglia e, quindi, l’allargamento delle barre e/o la deformazione della struttura
2) L’apertura e movimentazione della grata
Le verifiche di conformità delle grate secondo le attuali norme in vigore (UNI EN 1627:11 – UNI EN 1628:16 – UNI EN 1629:16 – UNI EN 1630:16) permettono di definire il grado di sicurezza offerta dall’inferriata; non vi sono altri metodi che permettono di determinare la resistenza all’effrazione dei prodotti.
Testare il prodotto dà diversi vantaggi:
- capire se è possibile apportare migliorie
- dare garanzie ai propri clienti
- fornire maggior valore al proprio prodotto differenziandolo da
altri non testati
Consulta qui anche il nostro articolo sugli aggiornamenti delle norme UNI in termini di antieffrazione
Per informazioni:
Davide Barbato
0522 733021